Coronavirus, cosa cambia per le utenze domestiche? Domanda e prezzi in calo, ma bisogna fare attenzione

Da diverse settimane il nostro Paese si trova in una situazione critica, per via della veloce diffusione del Coronavirus, che ha costretto le famiglie italiane a sospendere ogni attività e restare in casa. Tale situazione sta avendo degli effetti anche sulle utenze domestiche, legati principalmente al netto calo della domanda. Vediamo quindi in maniera più approfondita cosa cambierà nei prossimi mesi e a cosa fare attenzione riguardo ai consumi domestici, per ridurre le spese.

Domanda e prezzi in calo, ma bisogna fare attenzione

In un contesto insolito come quello attuale, c’è una notizia che porterà un po’ di sollievo nelle case degli italiani: l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha comunicato che nel corso del secondo trimestre di quest’anno, dunque nel periodo compreso tra l’1 aprile e il 30 giugno, le bollette riporteranno un calo degli importi. Ciò comporterà un risparmio non indifferente per le famiglie tricolori: si parla infatti di circa 184 euro in totale, ossia 45 in meno sulla bolletta dell’elettricità e ben 139 in meno per il gas.

Nonostante le minori spese da sostenere, però, sarà necessario fare attenzione alle proprie abitudini in fatto di consumi domestici: trascorrendo molte più ore del solito dentro casa, infatti, la maggior parte degli italiani rischia di riscontrare un risparmio pressoché nullo. Cerchiamo quindi di capire come fare per sfruttare al meglio questa situazione del tutto nuova.

Come risparmiare in queste settimane

Fare attenzione ai consumi in casa diventa fondamentale in queste settimane per sfruttare il calo dei prezzi comunicato dall’Arera. A questo proposito può essere utile confrontare le diverse proposte presenti sul mercato e scegliendo quella più consona alle proprie esigenze. Dato il radicale cambiamento delle fasce di consumo in termini di orario, diventa necessario rivalutare la propria tariffa energetica, prendendo in considerazione il passaggio a un fornitore che abbia delle offerte di energia elettrica convenienti e più flessibili, come Acea, ad esempio. In questo particolare contesto, poi, è consigliabile attivare una tariffa monoraria al posto di quella bioraria, in genere preferita da chi lavora fuori casa. Da non sottovalutare anche l’importanza del fattore “green”: sono ormai tante le opzioni grazie alle quali è possibile avere una fornitura proveniente da fonti rinnovabili, contribuendo alla sostenibilità.

La scelta della giusta tariffa però non è sufficiente se si fa un uso smodato delle risorse energetiche in casa. Per questo è doveroso fare estrema attenzione agli sprechi (spesso impercettibili), sostituendo impianti ed elettrodomestici inefficienti e provvedendo sempre alla manutenzione della caldaia, ad esempio. Considerato il largo uso di dispositivi elettronici come computer e tablet in queste settimane, poi, è bene evitare il più possibile l’impostazione della modalità standby, in quanto comporta spesso delle spese superflue in fatto di corrente elettrica. Meglio spegnere completamente questi device, quando non vengono utilizzati, e impostare la modalità di risparmio per la luminosità dei display, così da risparmiare sul consumo di batteria.

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