Per la prima volta, Bolzano sarà guidata da un sindaco di centrodestra. A conquistare il Comune è Claudio Corrarati, imprenditore prestato alla politica, che al ballottaggio ha ottenuto il 51,03% dei voti contro il 48,97% di Juri Andriollo, assessore uscente sostenuto dal centrosinistra. Un distacco di appena 708 voti, che però basta a sancire la svolta politica nel capoluogo altoatesino, finora saldamente in mano al centrosinistra.
La vittoria di Corrarati, che al primo turno aveva ottenuto un vantaggio di nove punti percentuali, è stata accolta con soddisfazione dal centrodestra nazionale. Nella notte, è arrivata anche la telefonata di congratulazioni da parte della premier Giorgia Meloni, che ha voluto sottolineare il valore politico del risultato in una città storicamente ostile alla coalizione.
Ballottaggi in Trentino-Alto Adige: risultati a sorpresa e affluenza ai minimi storici
Il secondo turno delle amministrative ha coinvolto tredici Comuni in Trentino-Alto Adige, di cui due in provincia di Bolzano. A Merano torna a vincere la Svp con Katharina Zeller, figlia della senatrice Julia Unterberger e vice sindaca uscente, che con il 55% dei consensi riporta il Comune sotto la guida del partito di riferimento della minoranza tedesca. Sconfitta per il civico di centrodestra Dario Dal Medico, fermo al 45%.
A Cles la spunta per una manciata di voti Stella Menapace, sostenuta dal Patt e da due liste civiche, battendo la candidata del centrosinistra Paola Demagri. A Riva del Garda, invece, vince nettamente il centrosinistra con Alessio Zanoni che conquista il 60,8% dei voti contro il 39,1% di Silvia Betta.
Risultato al fotofinish anche a Pergine Valsugana, dove il centrodestra conquista il Comune con Marco Morelli (59,2%) contro Carlo Pintarelli, appoggiato da una serie di liste civiche, fermo al 49,7%. Ad Arco si impone infine Arianna Fiorio, candidata ambientalista, con un netto 62,5% contro il 37,4% di Alessandro Amistadi, sostenuto dal centrodestra.
Crolla l’affluenza: a Bolzano vota meno di un elettore su due
Nonostante l’importanza storica di alcune sfide, a colpire è il dato sulla partecipazione elettorale: a Bolzano l’affluenza si è fermata al 42,7%, pari a 34.977 votanti su oltre 81mila aventi diritto. Un calo netto rispetto al 52,2% del primo turno. Male anche Merano, con il 41,4%, in calo di 8 punti rispetto a due settimane fa e di 5 rispetto al ballottaggio del 2021. A Riva del Garda ha votato il 44,17%, ad Arco il 48,33%, mentre Pergine ha registrato il dato più alto con un comunque modesto 49,08%.
Il forte astensionismo è stato letto dagli analisti come segnale di disaffezione e stanchezza nei confronti della politica locale, in particolare nelle aree urbane. Ma la vittoria del centrodestra a Bolzano apre comunque un nuovo capitolo nella storia amministrativa della città, con effetti potenzialmente rilevanti anche per gli equilibri politici regionali.