Corridoi umanitari, Viminale e Farnesina sottoscrivono un accordo con la Comunità di Sant’Egidio e la Cei per accogliere da Etiopia, Giordania e Niger 600 richiedenti asilo

L'accordo consentirà l'arrivo in Italia dei richiedenti asilo nell'arco del prossimo biennio

È stato firmato al Viminale il protocollo d’intesa del progetto “Apertura dei corridoi umanitari”, sottoscritto tra i ministeri dell’Interno e degli Esteri, la Comunità di Sant’Egidio e la Conferenza Episcopale Italiana.  L’accordo consentirà l’arrivo in Italia di 600 richiedenti asilo, nell’arco del prossimo biennio, provenienti da Etiopia, Giordania e Niger. Si tratta della seconda fase del progetto iniziato il 12 gennaio 2017, che ha consentito il trasferimento nel nostro paese di 500 richiedenti asilo provenienti principalmente dall’Etiopia e che ha rappresentato una best practice a livello europeo.

“Sono contenta – ha detto Gerarda Pantalone (nella foto) che da capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione è stata nominato prefetto di Roma – di aver firmato questo protocollo come ultimo atto del mio mandato. In linea con quanto sostenuto da questo Governo i corridoi umanitari rappresentano un importante canale legale per l’ingresso di persone che presumibilmente sono meritevoli di protezione, in particolare di bambini, nuclei familiari e soggetti più vulnerabili”.

Il protocollo prevede che le associazioni coinvolte cureranno l’individuazione e valutazione dei destinatari del progetto, in collaborazione con l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), assicurando l’accoglienza e il sostegno nel processo di inserimento socio-culturale.