Corsa al riarmo, l’Eurogruppo non cambia verso

I ministri finanziari si impegnano a ridefinire le priorità nei bilanci nazionali per far spazio alle spese militari

Corsa al riarmo, l’Eurogruppo non cambia verso

Rafforzare le “capacità di difesa” dell’Europa è una delle “massime priorità”. L’Europa non perde occasione per rilanciare il mantra e l’ossessione per il riarmo. Questa volta a farlo sono stati i ministri dell’Eurogruppo. Nell’area euro, per i ministri delle Finanze, “escludendo l’aumento della spesa per la Difesa, la moderazione fiscale resta appropriata”.

Ci impegniamo – hanno detto – ad attuare i nostri piani a medio termine in linea con il quadro di governance rivisto. “Il rafforzamento delle capacità di Difesa dell’Europa è tra le nostre massime priorità e rafforzeremo la nostra Difesa, sicurezza e prontezza complessive, continuando a preservare la sostenibilità del debito”.

I ministri finanziari plaudono alla richiesta della clausola per la spesa militare

I ministri accolgono “con favore la richiesta di attivazione della clausola di salvaguardia nazionale per la spesa per la Difesa nel periodo 2025-2028 avanzata da undici Stati membri dell’area dell’euro in questa fase. La clausola dovrebbe essere attuata con prudenza per facilitare la transizione verso un livello più elevato di spesa per la Difesa nel medio termine.

Sebbene si preveda che i necessari aumenti della spesa per la Difesa avranno un effetto espansivo rispetto al percorso delineato nei piani a medio termine presentati, l’entità per l’area dell’euro nel suo complesso dipenderà dalla concreta attuazione e diventerà più chiara solo nel tempo”, hanno concluso.

Le spese militari sostengono l’economia, dice l’Eurogruppo

Concentrare la spesa per la difesa su investimenti produttivi e innovazione, hanno argomentato i ministri, può sostenere l’attività economica in Europa, migliorare la capacità delle nostre economie di assorbire una maggiore spesa per la difesa e garantire così il miglior rapporto qualità-prezzo per il denaro pubblico.

Nel medio termine, “lavoreremo anche alla graduale ridefinizione delle priorità dei bilanci nazionali per far fronte a una maggiore spesa per la difesa, pur rimanendo concentrati sull’affrontare altre sfide strutturali e sociali”.

Confermato alla guida dell’Eurogruppo Donohoe

L’Eurogruppo ha eletto all’unanimità Paschal Donohoe, ministro delle Finanze irlandese, come suo presidente per un terzo mandato. Il suo nuovo mandato, della durata di due anni e mezzo, inizierà il 13 luglio.

I due contendenti, lo spagnolo Carlos Cuerpo Caballero e il lituano Rimantas Sadzius, entrambi socialisti, hanno annunciato di aver ritirato le proprie candidature uno dopo l’altro, in rapida successione, avendo constatato di non disporre dei voti sufficienti per sfidare il popolare irlandese.