Arresti e manganellate ai cortei studenteschi pro-Palestina nelle università americane

Cortei studenteschi pro-Palestina nelle università americane, proseguono gli arresti e le manganellate ai manifestanti

Arresti e manganellate ai cortei studenteschi pro-Palestina nelle università americane

Davanti alla deriva bellicista in Medio Oriente, non accennano a diminuire le proteste pro-Palestina nelle università americane e la conseguente repressione da parte delle autorità americane. Nelle ultime ore decine di manifestanti sono stati arrestati presso gli atenei di Yale e New York, mentre la Columbia University ha risposto alla mobilitazione studentesca contro la guerra a Gaza cancellando le lezioni in presenza.

Arresti ai cortei studenteschi pro-Palestina negli Usa

Stando a quanto fanno sapere dagli atenei coinvolti, tutti gli studenti arrestati verranno sottoposti ad azioni disciplinari. Una repressione che non sembra scalfire la granitica convinzione degli studenti, che da giorni vivono accampati in tendopoli improvvisate all’interno degli atenei, i quali hanno annunciato che le proteste andranno avanti a oltranza. Già annunciati nuovi cortei studenteschi che, secondo gli organizzatori, andranno avanti fino alla fine del conflitto in Medio Oriente.

Insomma la mobilitazione studentesca è gigantesca e non accenna a fermarsi neanche davanti a settimane di dura repressione, con centinaia di arresti e minacce di provvedimenti disciplinari da parte degli atenei.

Condanna bipartisan ai cortei studenteschi

Un fenomeno, quello delle proteste studentesche pro-Palestina, che in America viene spesso messo in relazione – pur senza alcuna prova – all’antisemitismo. L’unica certezza è che quanto sta accadendo sta creando non poco imbarazzo nell’amministrazione di Joe Biden e nel partito dei democratici, entrambi preoccupati dalle ripercussioni che queste potranno avere sul voto.

Proprio per questo al momento, l’unica dichiarazione è arrivata da un portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates, che ha fatto sapere che “gli inviti alla violenza e l’intimidazione fisica dei danni degli studenti ebrei e della comunità ebraica sono apertamente antisemiti, sconsiderati e pericolosi”.

Timori condivisi anche da Donald Trump che in queste ore si sta tenendo ben alla larga dal commentare gli scontri e gli arresti.