Cosa sono i bollini rossi per i lavoratori per l’allerta caldo e come funzionano

Cosa sono i bollini rossi per i lavoratori che in alcune categorie non sono per niente tutelate dalle alte temperature.

Cosa sono i bollini rossi per i lavoratori per l’allerta caldo e come funzionano

Cosa sono i bollini rossi per i lavoratori: da un progetto dell’Inail e Cnr arriva la possibilità di individuare quali categorie di lavoratori e dove soprattutto c’è più caldo che impedisce di svolgere le proprie mansioni in condizioni accettabili e senza pericolo per la salute.

Cosa sono i bollini rossi per i lavoratori per l’allerta caldo

L’allerta caldo di quest’estate sta creando disagi e difficoltà ai lavoratori, con anche qualche vittima registrata a causa proprio delle alte temperature. Così Inail e Cnr hanno dato vita al progetto “Worklimate 2.0”, mettendo a disposizione sul sito www.worklimate.it mappe che prevedono, fino a tre giorni, le aree geografiche dove si concentrano i maggiori rischi derivanti dal caldo, colorandole di rosso.

Come si legge sul sito, i bollini rossi vanno in aiuto a quei lavoratori che “trascorrono la maggior parte delle loro attività all’aperto, settore agricolo e delle costruzioni in primis, sono tra i soggetti più esposti agli effetti del caldo e in generale a tutti i fenomeni atmosferici”. Tuttavia, il datore di lavoro, spiega Inps, può comunque chiedere la Cassa integrazione ordinaria per la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa, in caso di temperature “eccezionalmente elevate ,capaci di impedire lo svolgimento di fasi di lavoro in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l’utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore”.

Come funzionano

Sulla piattaforma dunque si individuano le zone con i bollini rossi in cui le temperature sono più alte ed inoltre si può conoscere in anticipo le ore da evitare per tipologia di lavori, dai più pesanti con attività fisica intensa, a quelli più leggeri con attività fisica moderata, potendo anche distinguere se si lavora al sole o all’ombra.

Inoltre, si può “approfondire, soprattutto attraverso la banca dati degli infortuni dell’INAIL, le conoscenze sull’effetto delle condizioni di stress termico ambientale (in particolare del caldo) sui lavoratori, con un’attenzione specifica alla stima dei costi sociali degli infortuni sul lavoro”. Infine, sarà “sviluppato e reso operativo un sistema di allerta da caldo, integrato meteo-climatico ed epidemiologico, specifico per il settore occupazionale, rappresentato da una piattaforma previsionale web e da una web app con previsioni personalizzate sulla base delle caratteristiche individuali dei lavoratori e quelle dell’ambiente di lavoro (lavoro esposto al sole o in zone d’ombra)”.