Covid in Italia, oggi contagi in rialzo: siamo all’inizio di una nuova ondata?

Covid in Italia, oggi contagi in rialzo: il Paese sta per affrontare l'inizio di una nuova ondata di pandemia da coronavirus?

Covid in Italia, oggi contagi in rialzo: siamo all’inizio di una nuova ondata?

Covid in Italia, oggi contagi in rialzo: il Paese sta per affrontare l’inizio di una nuova ondata di pandemia da coronavirus?

Covid in Italia, oggi contagi in rialzo: la situazione nel Paese

L’ultimo bollettino Covid diffuso in Italia dal Ministero della Salute nel pomeriggio di giovedì 10 marzo 2022 ha mostrato un aumento dei casi di contagio riscontrati tra la popolazione. Sono stati comunicati, infatti, 54.230 nuovi casidi positività al SARS-CoV-2 a fronte dei 48.483 casi di mercoledì 9 marzo. Simili dati rappresentano una decisa interruzione del trend in discesa mostrato dalla curva dei contagi in Italia nel corso delle ultime settimane.

In considerazione del più recente bilancio Covid diramato nel Paese, quindi, si tenta di comprendere cosa abbia causato l’incremento dei positivi e ci si sta chiedendo se l’Italia stia per andare incontro a una nuova ondata.

Siamo all’inizio di una nuova ondata?

In merito ai dati emersi con il bollettino Covid di giovedì 10 marzo 2022, si è espresso il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. Nello specifico, il presidente della Fondazione Gimbe ha esaminato non solo i dati più recenti ma il report settimanale aggiornato redatto sulla pandemia.

A questo proposito, Cartabellotta ha dichiarato: “I dati dimostrano che la circolazione del virus è ancora molto elevata: quasi 40mila nuovi casi al giorno, oltre 1 milione di positivi e un tasso di positività dei tamponi all’11,4%. Serviranno 7-10 giorni per capire se la risalita della curva coincide con l’inizio di una nuova ondata, con successivo impatto sugli ospedali, o si tratta semplicemente di un semplice rimbalzo – e ha aggiunto –. Nel frattempo, indipendentemente dalla scadenza dello stato di emergenza, è pura follia pensare di abbandonare l’utilizzo delle mascherine al chiuso, fondamentali per contenere il più possibile la trasmissione del contagio, vista anche la limitata efficacia del vaccino nel ridurre il rischio di infezione“.