Crediti fiscali non riscossi: buco nero da 1.153 miliardi

L'Agenzia delle entrate chiede al governo un intervento nella riforma fiscale per migliorare i procedimenti di riscossione e rimborso.

Crediti fiscali non riscossi: buco nero da 1.153 miliardi

“La progressiva stratificazione di crediti vetusti, non riscossi e, di fatto, in buona parte non riscuotibili, ossia il ‘magazzino della riscossione’, alla data del 31 dicembre 2022 ha raggiunto l’importo residuo di circa 1.153 miliardi di euro”. È quanto ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla Commissione Finanze della Camera circa la ‘Delega al Governo per la riforma fiscale’.

L’Agenzia delle entrate chiede al governo un intervento nella riforma fiscale per migliorare i procedimenti di riscossione e rimborso

Ruffini, parlando di crediti fiscali non riscossi, ha spiegato che “l’attuale sistema si è mostrato foriero di criticità, condizionando la possibilità di migliorare ulteriormente i risultati dell’attività di recupero a mezzo ruolo e comportando l’esigenza, negli anni, di prorogare ripetutamente i termini di presentazione delle comunicazioni di inesigibilità ai diversi enti creditori”.

Per questo, ha sottolineato ancora Ruffini, “un aspetto su cui interviene il progetto di riforma fiscale riguarda i procedimenti di riscossione e di rimborso, con la finalità di semplificare il sistema ed incrementarne l’efficienza”.

“Con legge delega revisione organica dell’Irpef”

“L’Irpef – ha aggiunto -, dalla sua entrata in vigore, è stata oggetto di numerosi interventi che hanno reso questa imposta molto articolata dal punto di vista tecnico e caratterizzata da diverse criticità dal punto di vista di efficienza ed equità della tassazione. Attualmente la base imponibile dell’imposta è fortemente erosa in quanto molte categorie di reddito sono sottratte all’imposizione progressiva e sottoposte a tassazione proporzionale. Inoltre – ha detto ancora Ruffini – esiste un’ampia varietà di spese fiscali, tra cui deduzioni dalla base imponibile, detrazioni dall’imposta e crediti d’imposta che rendono il sistema complesso e di difficile gestione e controllo da parte dell’amministrazione”.

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha ricordato che la legge delega sul fisco “prevede una revisione organica del sistema che nel rispetto del principio di progressività, dovrà operare una semplificazione del processo di determinazione del reddito, una graduale riduzione dell’imposta, una revisione degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta, delle deduzioni dalla base imponibile, delle detrazioni dall’imposta lorda e dei crediti d’imposta”.