Non si arresta la significativa crescita di contagi in Italia. In 24 ore 4.259 nuovi positivi e 21 morti. Sileri: “Ci aspetta un aumento dei casi in prevalenza tra i non vaccinati”

Non si arresta la significativa crescita dei casi Covid in Italia. I nuovi contagiati nelle ultime 24 ore sono 4.259 e 21 i decessi.

Non si arresta la significativa crescita di contagi in Italia. In 24 ore 4.259 nuovi positivi e 21 morti. Sileri: “Ci aspetta un aumento dei casi in prevalenza tra i non vaccinati”

Non si arresta la significativa crescita dei casi covid in Italia. I nuovi contagi, registrati dal Ministero della Salute nelle ultime 24 ore (qui la mappa), sono 4.259, in aumento rispetto ai 3.558 registrati ieri con un altrettanto aumento dei tamponi processati, 235.097 (ieri erano stati 218.705) con un tasso di positività che sale leggermente all’1,81%. A crescere sono pure i decessi: 21 (+11).

I guariti oggi sono 2.235 mentre, gli attualmente positivi crescono, invece, di 1.998 raggiungendo il numero totale di 51.308. Quasi stabile il numero dei ricoverati nei reparti ordinari, 1.194 (+2); tornano a scendere invece le terapie intensive, 158 (-7) con 9 nuovi ingressi (ieri erano stati 11). In isolamento domiciliare vi sono 49.954 persone. La regione con il maggior numero di nuovi contagi è il Lazio (616), seguita da Lombardia (564) e Sicilia (550).

“Ci aspetta un aumento dei casi in prevalenza in coloro che non hanno fatto il vaccino – ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, nel corso del programma di R101 “Facciamo finta che” condotto da Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri -, una quota saranno coloro che hanno fatto solo una dose e una quota minoritaria in coloro che hanno già fatto il vaccino. Attenzione però, quanti di questi andranno in terapia intensiva? Dipenderà dall’età e dal fatto se hanno fatto o non hanno fatto il vaccino. Prevalentemente andranno in ospedale soggetti più anziani, soggetti portatori di fragilità che non hanno fatto il vaccino”.

Alla domanda di Costanzo “Che succede nella scuola a settembre?”, Sileri ha risposto: “E’ una sfida difficile ma che dobbiamo vincere. Non sono sicuro che la vinceremo questa sfida perché abbiamo in campo diverse variabili: la prima, quanta popolazione generale sarà vaccinata; la seconda, quanta della popolazione della scuola sarà vaccinata; mancano ancora 240 mila che se fossero distribuiti in tutta Italia non sarebbe un dramma, ma se tu hai una regione dove il 40% non ha aderito, quella regione è in ginocchio”.