Crescita dello 0,5% quest’anno. Nessuna ripresa fino al 2028

Giorgetti si giustifica col contesto geopolitico internazionale. In Manovra per la copertura ci sarà un mix di entrate e tagli di spesa

Crescita dello 0,5% quest’anno. Nessuna ripresa fino al 2028

Il governo aggiorna le stime macro in base alle quali verrà disegnata anche l’architettura della prossima legge di bilancio, la quarta dell’esecutivo Meloni. Si conferma quella che il centro studi di Confindustria definisce una crescita “anemica”.

Pil anemico allo 0,5% nel 2025

Lo scenario programmatico del presente Dpfp (Documento programmatico di finanza pubblica) conferma l’andamento dell’indebitamento netto previsto dal Psb e ribadito nel Dfp dello scorso mese di aprile (2,8% per l’anno 2026, 2,6% per l’anno 2027 e a 2,3% per l’anno 2028). Il rapporto deficit- Pil si attesta per il 2025, al momento, al 3% mentre il Pil 2025 allo 0,5%.

Il tasso di crescita del Pil programmatico si attesta per il 2026 allo 0,7%; nel 2027 allo 0,8%; nel 2028 allo 0,9%. Il tasso di crescita tendenziale risulta pari allo 0,7% nel 2026 e nel 2027 e allo 0,8% nel 2028. “Tali dati – afferma il Mef – si basano su stime assai prudenziali che allo stato risentono anche del contesto geopolitico internazionale”.

Spese per la Difesa

Nel Dpfp si dà conto dell’incremento dello 0,15% del Pil nel 2026, di 0,3% nel 2027 e di 0,5 nel 2028 da destinare alle spese della difesa. Tale incremento è subordinato all’uscita dalla procedura di disavanzo eccessivo.

Con la manovra “si darà luogo a una ricomposizione del prelievo fiscale riducendo l’incidenza del carico sui redditi da lavoro e si garantirà un ulteriore rifinanziamento del fondo sanitario nazionale. Al fine di dare continuità agli interventi approvati dal Governo, saranno previste specifiche misure volte a stimolare gli investimenti delle imprese e a garantirne la competitività”, spiega ancora via XX Settembre.

Linea di prudente responsabilità

Inoltre “si procederà nel percorso di incremento delle misure a sostegno della natalità e della conciliazione vita-lavoro”. “Confermiamo la linea di ferma e prudente responsabilità che tiene conto della necessità della tenuta della finanza pubblica nel rispetto delle nuove regole europee e delle imprescindibili tutele a favore della crescita economica e sociale dei lavoratori e delle famiglie”, dichiara il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Mix di entrate e tagli per la copertura della Manovra

Per quanto riguarda la copertura delle misure che verranno inserite in legge di Bilancio “concorre al finanziamento della manovra una combinazione di misure dal lato delle entrate e di interventi sulla spesa; questi ultimi tengono conto del monitoraggio compiuto e dell’adeguamento dei relativi cronoprogrammi di spesa”. Il debito si attesta su valori inferiori al Psb (dove era pari al 137,8 nel 2026) e, in termini programmatici, in riduzione anche rispetto a quelli tendenziali del documento di primavera. Tale indicatore inizia a ridursi già nel 2027 e si attesta nel 2028 a un valore pari al 136,4 quando verrà meno l’effetto del Superbonus.