Crescono contagi e ricoveri. Il Sud grande malato d’Italia. Preoccupa la diffusione del virus soprattutto in Campania. Ma anche nel Lazio in Sardegna e Sicilia

Inesorabilmente continuano ad aumentare i contagi da Covid-19 e a preoccupare è soprattutto l’incremento dei positivi che finiscono in terapia intensiva. Dal bollettino diffuso ieri dal ministero della Salute è emerso che nelle ultime 24 ore vi sono stati 1.851 nuovi casi, 203 in più di martedì, e il numero dei pazienti ricoverati ha toccato quota 3.047, 280 dei quali appunto in terapia intensiva, nove in più del giorno precedente. A diminuire fortunatamente sono stati i morti. Ieri ne sono stati contati 19, cinque in meno di martedì. Il totale attualmente di positivi è di 314.861 e 48mila persone si trovano in isolamento domiciliare.

Anche ieri inoltre nessuna regione è riuscita ad avere zero contagi e i maggiori problemi continuano a manifestarsi in Campania, con 287 nuovi casi, e nel Lazio, con 210, seguite dalla Lombardia, con 201. Sono stati invece, nelle ultime 24 ore, 1.198 i guariti, portando il totale degli stessi, dall’inizio della pandemia, a 227.704. Guardando poi al dato settimanale, tra il 23 e il 29 settembre, c’è stato un aumento dei contagi dell’11%, leggermente superiore a quello dei sette giorni precedenti. Sono così ripresi con intensità pure i controlli sul rispetto delle norme anti-Covid. Martedì sono stati controllati seimila esercizi commerciali e oltre 56mila persone.

Le forze di polizia, ha sottolineato il Viminale, hanno verificato 56.522 persone, 44 della quali sanzionate e 11 denunciate per allontanamento dall’abitazione in violazione dell’obbligo di quarantena. Controlli quindi su 6.678 attività ed esercizi commerciali, che si sono conclusi con una chiusura e 12 titolari delle stesse attività sanzionati.

L’ANALISI. Il dato positivo, illustrato dal direttore di OsservaSalute, Walter Ricciardi, e dal direttore scientifico Alessandro Solipaca, è quello che, grazie a cure più efficaci e a una popolazione di contagiati mediamente più giovane, il Covid oggi uccide di meno rispetto a giugno. Se prima a non sopravvivere erano quasi 15 pazienti su cento, oggi infatti sono circa 12. Non rassicura, ma sembra l’unico dato positivo. La diffusione del virus nel centro-sud del Paese del resto è forte.

Analizzando i dati dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute, lo stesso Ricciardi evidenzia infatti che l’andamento del coronavirus è preoccupante soprattutto in Sardegna, Campania, Lazio e Sicilia, regioni che, dal 16 giugno al 24 settembre, hanno mostrato un incremento di positivi pari rispettivamente a +154,2%, +140,7%, +90,8% e +83,8%. Al contrario Lombardia e Piemonte, le due regioni che nella prima fase della pandemia sono state colpite più violentemente, ora presentano un incremento dei nuovi contagi, rispettivamente del 14,6% e dell’11,5%. Anche se in Lombardia resta al momento la percentuale di letalità più elevata del Covid, 16 decessi per 100 contagiati rispetto alla media italiana di 12 e a quella di Campania, Sicilia, Sardegna e Lazio compresa tra 4 e 6.

“In confronto a molti altri Paesi, l’Italia si è dimostrata più efficace nella prevenzione del contagio. Tuttavia deve mantenere alta l’attenzione e intervenire con tempestività nei territori che mostrano un rialzo dei contagi”, ha aggiunto sempre Ricciardi, consigliere del ministro della salute Roberto Speranza. Proprio la stessa linea portata avanti in questi giorni dal ministro.