Crisi d’estate, un italiano su due non va in vacanza. Per fortuna il Belpaese resta meta di vancanzieri stranieri

Un italiano su due non va in vacanza. Eppure sono aumentate le presenze sulle spiagge italiane, soprattutto quelle campane e siciliane. Due dati apparentemente in contrasto che vengono fuori da due diverse analisi. La prima dall’Istituto demoscopico Ixè in esclusiva per Agorà estate (Rai3); le seconda dal Sindacato italiano balneari. Il 45% degli intervistati dall’Istituto Ixè non si allontanerà da casa, contro il 43% che invece si potrà permettere le ferie. La percentuale del 12% rinuncerà come già l’anno scorso. E, anche chi riuscirà a godersi le meritate ferie, cercherà di risparmiare il più possibile: il 66% del campione intervistato dall’istituto afferma di voler spendere quanto l’anno scorso. Solo una piccola percentuale del 10% spenderà di più, mentre il 24% ha intenzione di spendere meno rispetto al 2014. Risultati pubblicati a ridosso delle dichiarazioni di Riccardo Borgo, presidente del Sindacato italiano balneari, che associa circa 10mila imprese e aderisce alla Fipe.”I primi due mesi estivi del 2015 – afferma Borgo – sono stati i migliori dell’ultimo decennio. Registriamo il segno positivo di presenze praticamente in tutti i litorali italiani. Ci auguriamo che questo trend continui anche ad agosto”. Gli incrementi, dal 5 al 30% nei primi due mesi estivi negli stabilimenti balneari italiani rispetto al 2014, complici le ottime condizioni meteo e le temperature sopra la media.