Crisi di panico sotto controllo. Respirazione e rilassamento: ecco come è possibili evitarle

Chi non conosce le crisi di panico o almeno una volta nella vita non è stato vicino a chi ne ha sofferto? L’ansia, si sa, è una brutta bestia

Chi non conosce le crisi di panico o almeno una volta nella vita non è stato vicino a chi ne ha sofferto? L’ansia, si sa, è una brutta bestia. Sono sempre di più gli italiani che soffrono di questo disturbo subdolo: diciassette  milioni contro i dieci di cinque anni fa, e il numero è in aumento.Naturalmente, come sempre, sono colpiti di più donne, bambini e anziani. La vita sempre più frenetica e piena di impegni e cose da ricordare, l’essere sempre all’altezza in ogni occasione, sono tutte situazioni che non permettono al cervello di staccare la spina, di ricaricarsi, di rigenerarsi.

Sintomi doppi – A questo punto, va in tilt e genera crisi di panico, che possono manifestarsi anche in modo violento, con attacchi di tachicardia e senso di soffocamento. Generalmente le crisi di panico possono manifestarsi attraverso una doppia sintomatologia, cioè quella psichica e fisica. Quest’ultima si verifica subito dopo il primo attacco che si avverte sempre inaspettatamente, cioè quando la persona inizia a sentire un improvviso malessere fisico. Quindi tachicardia, sudorazione, dolore al petto oppure una sensazione di soffocamento. Uno stato mentale che se non curato può radicarsi, diventare cronico e portare a patologie ben più invalidanti, come la paranoia, l’ossessione e altre malattie mentali. Ecco perchè prevenrli diventa fondamentale.  Bastano poche tecniche specifiche con le quali si può controllare la propria paura, contrastando l’ansia. Il paziente necessita di tranquillità assoluta, quindi respirando lentamente, riesce a rilassare mente e corpo.

Forti e consapevoli – Occorre infatti trattenere il respiro, contando mentalmente fino a cinque secondi e per almeno quatrro volte al giorno. Rilassando i propri muscoli, il cervello avverte un segnale di ritorno alla normalità e annulla completamente le paure. Generalmente a dare le indicazioni è il terapeuta di fiducia. Infine la tecnica dell’esposizione graduale. Quest’ultima permette di tornare nei luoghi degli attacchi di panico. è la più difficile, ma è anche quella che dà più soddisfazione. Tornare sul posto ove si è stati male in precedenza è la mossa che rende più forti e consapevoli di essere in grado di controllare il disturbo e avere tutte le capacità per superarlo. Controllare la paura è possibile e soprattutto si può imparare. Ci si può allenare anche a casa qundo si sta meglio, e funziona.