Crisi ucraina, Poroshenko ha il piano per la pace

Dalle parole ai fatti. Dopo gli annunci dei giorni scorsi il presidente ucraino Petro Poroshenko ha presentato il proprio piano di pace in 14 punti per la soluzione della crisi politico-militare in corso nell’Est del paese.

Tra i punti del piano, come era già trapelato, ci sono il disarmo, l’impunità per i separatisti che non si sono macchiati di gravi reati, la creazione di un corridoio per consentire ai «mercenari» di lasciare il paese, «il decentramento del potere e la protezione della lingua russa attraverso emendamenti alla Costituzione».

 

La scorsa notte Poroshenko aveva messo a conoscenza Vladimir Putin del piano, e il capo del Cremlino aveva insistito sulle necessità di una «fine immediata delle operazioni militari» in quell’area dell’ex repubblica sovietica.

 

Dopo la telefonata con Poroshenko, il presidente russo ha convocato una riunione di emergenza con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza della Russia. Erano presenti tutte le più alte cariche dello Stato: il primo ministro Dmitry Medvedev, i presidenti di camera e senato, il segretario del consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev, il ministro dell’interno Vladimir Kolokoltsev, il ministro degli esteri Sergei Lavrov, il ministro della difesa Sergei Shoigu, il direttore servizio di sicurezza federale Alexander Bortnikov, il direttore del foreign intelligence service Mikhail Fradkov e il vice segretario del consiglio di sicurezza Rashid Nurgaliyev.