D-Day, il ricordo del giorno più lungo

Le spiagge della Normandia sono state “la testa di ponte della democrazia”: lo ha detto il presidente americano, Barack Obama, nella commemorazione dei soldati caduti 70 anni fa nello sbarco in Normandia al cimitero di Colleville-sur-Mer, come riporta Ansa.it

Il 6 giugno del 1944: è una data impressa nella storia perché quel giorno cominciò la riconquista della libertà per un’ Europa sotto il giogo nazifascista. A 70 anni da quel giorno, oggi si ricorda il D-Day, quando sulle coste della Normandia sbarcarono circa 130mila uomini e cominciò una delle più epiche battaglie. A fine luglio, il numero di alleati salì a 1,5 milioni. Alla fine si contarono 37mila vittime tra gli alleati, e 50-60mila morti da parte tedesca. Insieme con i veterani di quel giorno, oggi una ventina di capi di stato e governo, fra loro Hollande, Putin, Obama, Merkel, Napolitano e la regina Elisabetta.

Per Hollande l’intensa giornata di celebrazioni è cominciata con la commemorazione nazionale al Memoriale di Caen, in omaggio alle 20.000 vittime civili della battaglia di Normandia.

Alle 10:30, il capo dell’Eliseo ha raggiunto il presidente Usa, Barack Obama al cimitero, americano di Colleville-sur-mer, a picco su Omaha Beach, dove sono attese 10.000 persone.

Alle 12:15, una ventina di capi di Stato e di governo, tra cui lo stesso Hollande, Vladimir Putin (Russia), Barack Obama (Usa), Angela Merkel (Germania), Petro Poroshenko (Ucraina), Giorgio Napolitano e la regina Elisabetta, si riuniranno insieme ai veterani al castello di Bénouville, luogo simbolo della resistenza, per un pranzo ufficiale con cinque grandi chef locali.

La cerimonia internazionale comincerà alle 13.30 a Ouistreham, sulla spiaggia di Sword Beach, dove sbarcarono i soldati britannici e francesi. Per l’occasione, cinquecento musicisti e 650 figuranti ricorderanno in quattro atti, per quarantacinque minuti, gli eventi del D-Day. Alle 16:55, Angela Merkel si raccoglierà al cimitero di Ranville, dove sono sepolti i soldati tedeschi. Quanto alle cerimonie binazionali, se ne prevedono sette in totale, con Usa, Regno Unito, Canada, Olanda, Danimarca, Norvegia e Polonia. Domenica, mille paracadutisti militari e civili si lanceranno su Sainte-Mère-Eglise.

Ma tra concerti, esposizioni, proiezioni, le cerimonie andranno avanti per tutta l’estate, con circa 400 eventi da giugno a settembre.

La pace e la libertà “possono essere rapidamente rimesse in discussione” scrive la cancelliera tedesca, Angela Merkel, parlando dell’Ucraina, in un intervento pubblicato sul quotidiano regionale francese Ouest-France.

“Le ultime settimane ci mostrano che gli antichi e pericolosi schemi di pensiero non sono affatto banditi dai libri di storia. La pace e la libertà possono essere rapidamente rimesse in discussione. Il conflitto in Ucraina ne è la dimostrazione. La preoccupazione di vedere formarsi nuovi fossati e linee di demarcazione è grande”. Il messaggio della Merkel è stato pubblicato insieme a quello di altri cinque leader occidentali che partecipano alle commemorazioni in Normandia. Bronislaw Komorowski (Polonia), David Cameron (Gran Bretagna), Stephen Harper (Canada), John Kerry (Usa), e il presidente francese, François Hollande.

E a margine delle celebrazioni Obama ha incontrato anche Vladimir Putin: è quanto riferisce BFM-TV. Secondo la tv all-news francese, Obama e Putin – ai ferri corti per la crisi in Ucraina – hanno parlato nella hall del castello di Bénouville, dove si tiene una parte delle celebrazioni per lo sbarco del 6 giugno 1944.

Il presidente russo Vladimir Putin e il neo-presidente ucraino Petro Poroshenko  hanno avuto un colloquio all’interno del castello di Bénouville, a margine del pranzo per le commemorazioni dello sbarco in Normandia: e’ quanto riferisce BFM-TV. Assieme a loro, c’era anche la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Il colloquio tra Barack Obama e Vladimir Putin è durato 10-15 minuti: lo riferisce la Casa Bianca spiegando che i due leader si sono incontrati a margine del pranzo per le celebrazione del D-Day. “E’ stata una conversazione informale e non un meeting bilaterale”, ha precisato Ben Rhodes, uno dei consiglieri di Obama.

Il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente ucraino eletto Petro Poroshenko si sono detti entrambi favorevoli a fermare al più presto “lo spargimento di sangue” nell’Ucraina orientale. Lo sostiene il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, citato dall’agenzia Interfax.

Obama e Putin hanno sottolineato la necessità di mettere fine alle violenze in Ucraina parlando a margine della cerimonia dello sbarco in Normandia. Lo fa sapere il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato da Itar-Tass. “Nonostante non ci sia stato un incontro a parte – ha detto – i due hanno avuto modo di parlare della situazione in Ucraina”.