Da 286 anni incanta Napoli. E ora per due giorni il San Carlo farà sognare Parigi

Ha da pochi giorni compiuto 286 anni e ora è pronto ad incantare Parigi: il Teatro San Carlo di Napoli in scena al Louvre.

Da 286 anni incanta Napoli. E ora per due giorni il San Carlo farà sognare Parigi

Ha da pochi giorni compiuto 286 anni e ora è pronto ad incantare Parigi: il Teatro di San Carlo di Napoli in scena al Louvre. Costruito nel 1737, è il più antico teatro d’opera in Europa e nel mondo, un monumento storico della cultura, considerato dall’Unesco un patrimonio dell’umanità, situato nel cuore del centro storico del Capoluogo partenopeo.

Ha da pochi giorni compiuto 286 anni e ora è pronto ad incantare Parigi: il Teatro San Carlo di Napoli in scena al Louvre

Il Massimo partenopeo torna a rivestire il ruolo di ambasciatore della cultura italiana a livello internazionale con due appuntamenti prestigiosi in Francia. Dopo i successi al 75esimo Festival International d’Art Lyrique d’Aix-en-Provence lo scorso luglio e nel dicembre 2022 con la tournée di Praga, il Lirico sarà protagonista questa sera al Museo del Louvre, nell’ambito della mostra “Capodimonte al Louvre” la cornice in cui gli allievi dell’Accademia di Canto e l’Orchestra del Teatro eseguiranno l’opera comica “Don Chisciotte” di Giovanni Paisiello del 1769.

È la prima volta che il Louvre dedica un’esposizione ad un’altra realtà museale. “Napoli a Parigi” rappresenta infatti uno straordinario evento di diplomazia e, soprattutto, di scambio culturale. Per questo l’evento ha ricevuto l’Alto Patronato della Repubblica italiana e di quella francese. La due giorni proseguirà poi domani alla Philharmonie de Paris, dove Giacomo Sagripanti dirigerà l’Orchestra e gli allievi dell’Accademia in un concerto di musiche dei maggiori operisti italiani. Previste arie da opera e ouverture dai capolavori di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini.

La tournée è un fiore all’occhiello per il sovrintendente Stéphane Lissner che ha spiegato: “È un’importante collaborazione tra istituzioni culturali conosciute in tutto il mondo per la diffusione della cultura, dell’arte e dell’eccellenza musicale. Diamo la possibilità allo spettatore – ha aggiunto – di apprezzare le opere più conosciute della produzione italiana ma, è anche l’occasione di riscoperta di una gemma del repertorio napoletano come il “Don Chisciotte della Mancia”, opera comica musicata da Paisiello”.

La tournée nella capitale francese sugella il respiro internazionale del Massimo guidato da Lissner

I due appuntamenti parigini confermano la lungimiranza del directeur Lissner che, nonostante le spiacevoli querelle con le istituzioni campane, è riuscito a dar ancora più lustro al Lirico tenendo ben saldi i principi legati alla tradizione, guardando anche al futuro attraverso progetti innovativi. L’Accademia di Canto, ad esempio, è stata fortemente voluta nel 2021 dal maestro francese e quest’anno è giunta, tra svariati riconoscimenti, al secondo biennio. Diretta da Ilias Tzempetonidis e affidata alle cure minuziose di Mariella Devia, una delle interpreti più illustri della recente storia dell’opera mondiale, l’Accademia si propone di perfezionare giovani talenti della lirica offrendo l’opportunità di formarsi e sviluppando le caratteristiche essenziali per intraprendere un percorso lavorativo di cantante lirico professionista.

Inaugurato 41 anni prima del Teatro La Scala di Milano e 55 anni prima del Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro di San Carlo detiene inoltre anche il primato per aver istituito una scuola per la danza, un modello per i successivi teatri europei. Da secoli è la più grande aspirazione di artisti italiani e stranieri, un luogo dove si respira storia, arte e soprattutto musica. Stendhal ne rimase folgorato: “Gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita. Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea”. Oggi farà sognare anche la Francia.