Da Crosetto a Calenda & C.: il partito trasversale che tifa per la guerra

C’è un partito trasversale in Italia che pare remare contro la pace in Ucraina e tifare per la guerra. Da Crosetto a Calenda

Da Crosetto a Calenda & C.: il partito trasversale che tifa per la guerra

C’è un partito trasversale in Italia che pare remare contro la pace in Ucraina. E che enfatizzano gli aspetti magari più deboli del piano Usa per la cessazione delle ostilità a Kiev che non quelli meritevoli e che realmente possono indicare una via d’uscita. Così se la premier Giorgia Meloni mantiene un atteggiamento di prudenza sul piano americano, il suo ministro della Difesa lo disapprova apertamente.

Chi fa il tifo per la guerra: Crosetto contro il piano Usa

“Per essere precisi, non parliamo ancora di un piano ma dell’anticipazione della bozza di un piano in discussione. Quindi ancora di nulla di formale o formalizzato. Il tema non è cosa ne penso io o cosa ne pensa l’Europa, ma cosa pensa la nazione che in questo momento è aggredita e che dovrebbe fare i sacrifici maggiori sulla base di questo piano”, come “la cessione di territori che sono stati difesi a costo di centinaia di migliaia di vittime ucraine in questi oltre tre anni di guerra”, ha detto Guido Crosetto.

“Dovremmo parlarne con chi ha subito il 93% di attacchi nell’ultima settimana su installazioni civili – prosegue -. Attacchi che vanno a colpire, in un inverno molto più rigido del nostro, infrastrutture energetiche ed elettriche”. L’auspicio del ministro è che “l’anticipazione della bozza sia un passo verso il tentativo di andare veramente a una tregua”. Manca sempre, però – soffia di nuovo sul fuoco il ministro della Difesa – un attore. “Quello che finora ha reso impossibile l’inizio di una tregua: la Russia. L’incontro storico di Ferragosto tra Putin e Trump sembrava potesse iniziare un percorso di tregua da concretizzarsi nel giro di pochi giorni, invece sono passati mesi e siamo ancora a quel punto”.

Gli vanno dietro Calenda e Picierno ma anche Schlein

Scatenato Carlo Calenda. “Se l’Europa non troverà la forza per respingere il piano di capitolazione scritto a quattro mani da Trump e Putin si disintegrerà rapidamente”, dichiara il numero uno di Azione. Scatenata anche la frangia riformista del Pd. “Il documento circolato come presunto ‘piano di pace’ dell’entourage di Donald Trump non ha nulla a che vedere con la pace. È un piano che prepara l’aggressione all’Europa, costruito per legittimare l’espansionismo russo e rimettere in discussione l’architettura di sicurezza che ha garantito stabilità al continente per decenni”, dichiara la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno. E il dem Filippo Sensi invita a partecipare domani al corteo dell’Associazione cristiana degli Ucraini in Italia, dove ci sarà anche Calenda. Ma affonda il colpo anche la leader del Pd. La “pace – ha commentato Elly Schlein – non può essere la resa alle ragioni dell’aggressore”.