Da lunedì l’Italia sarà tutta zona bianca, eccetto la Valle d’Aosta. In netta riduzione l’incidenza dei casi. Brusaferro: “La curva italiana è tra le più basse in Europa”

Tutta Italia da lunedì prossimo sarà zona bianca. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato oggi la nuova ordinanza.

Da lunedì l’Italia sarà tutta zona bianca, eccetto la Valle d’Aosta. In netta riduzione l’incidenza dei casi. Brusaferro: “La curva italiana è tra le più basse in Europa”

Il Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia (qui il video della conferenza stampa settimanale), ha firmato una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da lunedì 21 Giugno. Tutta Italia, come anticipato nei giorni scorsi, sarà dunque zona bianca, tranne la Valle d’Aosta. Le ultime regioni, ancora gialle, erano: Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Toscana, Sicilia, e la Provincia Autonoma di Bolzano.

“Oggi sarò chiamato a firmare delle ordinanze e dai dati che vediamo con queste faremo un altro passo in avanti: il 99 per cento del Paese arriverà in zona bianca, secondo le nostre previsioni” aveva detto in mattinata Speranza sottolineando che il risultato è figlio “di una campagna di vaccinazione che sta raggiungendo risultati molto importanti”.

Leggi anche: Dalle nozze ai ristoranti. Scatta il liberi tutti in due terzi del Paese. Via il coprifuoco e le altre restrizioni. Dal 21 giugno tutta Italia sarà in zona bianca.

L’indice Rt, secondo i dati contenuti nell’ultimo monitoraggio valutato da Speranza, è stabile a 0,69. In netta riduzione, invece, l’incidenza dei contagi, che scende a circa 16.7 casi ogni 100 mila abitanti, rispetto a 25 di 7 giorni fa. Secondo il rapporto dell’Iss e del ministero della Salute, tutte le Regioni e le province autonome sono classificate a rischio basso, tranne tre: Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Molise, che sono, invece, classificate a rischio moderato. Tutte hanno comunque un valore dell’Rt compatibile con uno scenario di tipo uno. Nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o in area medica.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 6%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 688 (08/06/2021) a 504 (15/06/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (6%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 4.685 (08/06/2021) a 3.333 (15/06/2021). Quattro Regioni, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Puglia e Veneto, riportano una allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerta.

“Importante intervenire rapidamente per individuare i casi – ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro -, ciò proprio perché l’incidenza dei casi è in diminuzione. L’età media di chi contrare l’infezione continua a decrescere e si colloca a 37 anni e scende a 55 anni l’età media dei ricoveri e 61 anni di chi accedere alla terapia intensiva. Tra i 75 e 78 anni l’età media dei decessi”.

“I colori dell’epidemia in Europa – ha aggiunto Brusaferro – mostrano un decremento dei nuovi casi, con il verde che sta crescendo, un dato estremamente positivo. La Curva italiana è tra le più basse tra i principali paesi europei. C’è una decrescita dei casi in tutte le Regioni e cominciano ad essere numerosi i comuni dove non ci sono stati casi nelle ultime settimane”.

https://www.youtube.com/watch?v=Uz-f8CLf3R0&ab_channel=MinisteroSalute