Dai bonus ai tagli, la guerra di Meloni ai redditi più bassi

I bonus del governo Meloni non bastano per compensare lo stop al Reddito di cittadinanza e per le famiglie a basso reddito è sempre più crisi.

Dai bonus ai tagli, la guerra di Meloni ai redditi più bassi

Se l’obiettivo del governo Meloni, più volte dichiarato dalla stessa presidente del Consiglio, era quello di aiutare i redditi medio-bassi e le famiglie più colpite dall’inflazione, il risultato non può di certo dirsi raggiunto. Lo testimoniano i dati della Banca d’Italia, dai quali emerge come le misure a favore delle famiglie con redditi più bassi varate dall’esecutivo sono state vanificate dai tagli come quelli sul Reddito di cittadinanza.

I bonus introdotti con la manovra o nei mesi successivi, come il taglio del cuneo fiscale o le altre misure confermate per le famiglie con maggiori difficoltà, hanno avuto ben pochi effetti. Non c’è solo la stretta sul Reddito di cittadinanza, ma anche un altro dato è significativo: i redditi delle famiglie che fanno affidamento sull’assistenza sono diminuiti.

Niente salario minimo, ma i bonus per le famiglie con redditi bassi servono a poco

A questo si aggiunge anche un altro schiaffo del governo, con la chiusura totale sul salario minimo, nonostante l’appello proprio di Bankitalia. Come sottolinea in un’intervista a La Stampa Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, Bankitalia non ha “compiti di indirizzo politico”. Come a dire che la maggioranza non seguirà in alcun modo le indicazioni sull’introduzione del salario minimo.

Per il 2023 il governo, attraverso la manovra, ha previsto aiuti per un totale di 4,8 miliardi di euro. Un vantaggio che, secondo i calcoli di Bankitalia, varrebbe 193 euro a nucleo familiare attraverso il taglio del cuneo fiscale, il bonus bollette e la maggiorazione dell’assegno unico. A questo fa da contraltare lo stop al Reddito di cittadinanza dopo sette mesi per i beneficiari occupabili.

E nel 2024 le cose andranno persino peggio, sul fronte del Reddito: la platea sarà tagliata del 40% per le famiglie italiane e del 66% tra quelle straniere. Con un risparmio di poco inferiore ai 2 miliardi l’anno. Peraltro, sottolinea ancora la Banca d’Italia, la riduzione dei beneficiari del Reddito non è merito del governo, ma di una “fase ciclica positiva”: l’economia va meglio e l’occupazione pure, in sostanza.

Sale il reddito degli autonomi, scende quello di chi è più in difficoltà: quanto pesa lo stop al Reddito di cittadinanza

Le ultime misure, dicono ancora i dati, hanno favorito soprattutto i lavoratori autonomi, tanto che Bankitalia parla di disparità di trattamento: il reddito delle famiglie di lavoratori autonomi è aumentato il doppio rispetto a quelle di lavoratori dipendenti: +1,5% contro +0,8%. Ma ancora più allarmante è il dato riguardante i redditi dei nuclei che vivono di assistenza: sono in calo dello 0,8%. Così come scendono i redditi delle famiglie dei pensionati: -0,2%.