Dal Reddito di Cittadinanza non si torna indietro. M5S chiede un confronto in sede parlamentare. “E’ nostra intenzione continuare ad assicurare il beneficio”

“Il Reddito di Cittadinanza ha raggiunto quasi 3 milioni di persone e la nostra intenzione è quella di continuare ad assicurare un beneficio che ha aiutato così tante famiglie. Condividiamo la necessità di ottimizzare la parte relativa alle politiche attive del lavoro, espressa anche dal presidente Conte, in particolare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro”. E’ quanto affermano in una nota i deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Lavoro alla Camera.

“Per raggiungere questo obiettivo – aggiungono i parlamentari M5S -, non si potrà prescindere da un confronto in sede parlamentare per trovare in maniera condivisa le soluzioni più adatte a favorire il più possibile l’occupazione dei beneficiari. Abbiamo sempre detto che il piano per il Reddito di Cittadinanza  è un intervento di lungo respiro che agisce su due fronti, la lotta alla povertà e l’integrazione lavorativa, come avviene già in tutti i Paesi Ue. Si tratta di un percorso articolato che abbiamo intrapreso, non solo assegnando il beneficio alle famiglie più in difficoltà, ma rafforzando anche i centri per l’impiego con quasi 11mila assunzioni”.

“Siamo consapevoli di dover garantire controlli sempre più capillari sui percettori del Reddito – concludono – così da assicurare il sostegno a chi davvero ne ha bisogno, ma dal RDC non si torna indietro. Una volta partita la fase due, sarà ancora più chiaro quanto sia imprescindibile per l’inserimento lavorativo di tutti i beneficiari occupabili. Il coinvolgimento di tutte le competenze a disposizione dei vari ministeri ed enti è sicuramente positivo, ma sarà necessario integrare queste iniziative con il lavoro che le commissioni parlamentari hanno portato e continuano a portare avanti in maniera convinta su questa misura cardine per il Movimento 5 Stelle”.