Dal Welfare all’Ambiente. Ecco le ricette anti-crisi del M5S

Con 77 emendamenti alla Manovra il M5S prova a correggere i disastri del Governo.

Contro una Manovra che ha nel suo dna l’ingiustizia sociale, che taglia su sanità, ambiente, scuola, che riduce gli investimenti al Sud, il M5S ha pronto uno tsunami di proposte emendative.

Con 77 emendamenti alla Manovra il M5S prova a correggere i disastri del Governo

Uno tsunami non tanto numerico – gli iniziali 772 emendamenti sono scesi ai 77 segnalati – quanto significativo sul piano delle risposte che il Movimento guidato da Giuseppe Conte si propone di dare al Paese. L’ex premier non vuole parlare di contromanovra del M5S, non sono “nostre bandierine”, dice nel corso di una conferenza stampa convocata per illustrare gli emendamenti, ma interventi per scongiurare la parte più letale di una legge di Bilancio che si accanisce sui più fragili, che impoverisce il ceto medio e fa un regalo a evasori e corrotti.

A illustrare le misure anche i capigruppo di Camera e Senato, Francesco Silvestri e Barbara Floridia. Una rilancia il cashback fiscale, ovvero il rimborso delle detrazioni sanitarie subito sul conto corrente per chi sceglie i pagamenti digitali, ovvero il ripristino di una delle norme del governo Conte che avevano contribuito a ridurre l’area del sommerso. Un’altra propone un contributo di solidarietà sulle aziende che, in campo farmaceutico e assicurativo per esempio, hanno collezionato utili stratosferici.

E ancora: il M5S propone la soppressione dell’articolo sull’Autonomia differenziata, perché è impensabile una divisione del Paese tra Nord e Sud; gli stanziamenti sulla sanità – con un “fondo sui livelli essenziali per i non autosufficienti da 500 milioni” – sulla scuola, sull’ambiente con un occhio di riguardo alle comunità energetiche.

E naturalmente le proposte sul lavoro con la richiesta di raddoppiare il taglio del cuneo fiscale e portarlo a 4 punti per i redditi fino a 35mila euro e con la rivalutazione del 200% delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo stabilito dall’Inps. E ancora: la richiesta di rendere esentasse gli assegni pensionistici fino a 1000 euro. E il salario minimo, con la proposta di un fondo da 450 milioni per agevolare le imprese che vorranno introdurlo. Sul fronte imprese troviamo il Superbonus, transizione 4.0 e tutto un pacchetto per potenziare gli investimenti al Sud e nelle Zes (zone economiche speciali).

“Se non l’avessimo vista scritta nero su bianco non avremmo potuto credere a una Manovra così misera. Sapevamo che le ricette della destra sono inadeguate ma non ci aspettavamo che un governo politico proponesse una Manovra così, senza coraggio né visione e senza attenzione alcuna alle fasce fragili, acuendo la distanza dei palazzi della politica rispetto alla realtà. Da chi si definisce patriota ci saremmo aspettati qualcosa di diverso”, denuncia Conte.

Secondo il leader M5S il fatto che l’Ue lodi la prudenza di questa legge di Bilancio dice tutto. Quando era all’opposizione “Meloni ha agitato lo spettro del Mes e della troika. Oggi il problema è stato risolto e la troika ha il volto di Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti”, ovvero della premier e del ministro dell’Economia.

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