Dalla Giunta lombarda incredibili prove di incompetenza. Parla il consigliere regionale M5S, De Rosa: “Gallera dovrebbe dimettersi subito”

Un disastro totale. Prima l’affaire camici bianchi col colossale conflitto d’interessi all’orizzonte, poi la bocciatura del Tar sull’accordo siglato con la società Diasorin. Ormai non c’è giorno senza che non emerga una notizia che tratteggia un ritratto chiaroscurale della giunta lombarda di Attilio Fontana. “Capiamo che in una situazione di emergenza si debbano prendere decisioni rapide, spesso non supportate dai normali strumenti. Da qui ad assistere a quanto successo in Lombardia, ce ne passa. Abbiamo assistito ad un susseguirsi imbarazzante di prove di incompetenza”, commenta non a caso il consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Massimo De Rosa (nella foto).

Voi l’avevate detto che qualcosa non tornava. E ora sui test sierologici anche il Tar vi ha dato ragione…
La sentenza di oggi è l’ennesima conferma del modo in cui hanno gestito i soldi pubblici durante questa emergenza. Prima abbiamo avuto le inutilizzabili mascherine pannolino, rimaste nei magazzini, poi i test arrivati in ritardo e pagati, con procedura di acquisto diretto, a un prezzo maggiorato rispetto a quello proposto dalla stessa azienda in sede di gara. Adesso abbiamo il caso della donazione a sua insaputa e dell’appalto non appalto. Concedendo il beneficio del dubbio e ammettendo si tratti solo di incompetenza, direi che ora è anche il caso di dire basta.

L’ultimo caso clamoroso in ordine di tempo è l’affaire camici. Il governatore ha annunciato querele. Eppure le ricostruzioni dei giornali lasciano poco spazio a dubbi….
Speriamo non si limiti ad annunciarle, ma le presenti anche. In questo modo avremo un’altra occasione ancora per fare emergere la verità. Credo che sul comportamento di Fontana la miglior risposta l’abbia data il bravissimo Sigfrido Ranucci, faccio mie pertanto le sue parole: “Non vedo proprio perché non dovremmo andare in onda. In fondo raccontiamo un bel gesto. Senza di noi – prosegue Ranucci – e senza il Fatto Quotidiano nessuno avrebbe infatti saputo che l’azienda del cognato del presidente della Lombardia ha donato ai suoi cittadini materiale sanitario. E dal momento che Fontana dice di essere all’oscuro possiamo dire che tutto sia avvenuto a sua insaputa, sia in Regione che in casa”. Delle due l’una quindi. O è come l’ha raccontata Fontana ovvero c’è stata piena incompetenza. Oppure spetterà alla magistratura tirare le somme.

Cosa farà il movimento? Chiederà le dimissioni di Fontana?
Oggi presenteremo una mozione urgente, di modo che la Giunta risponda delle proprie azioni davanti a tutto il Consiglio e davanti a tutti i cittadini lombardi, che sono quelli che hanno pagato e continuano a pagare (numeri alla mano) il prezzo più alto all’incompetenza dei vertici di Regione Lombardia. A questo punto credo sia inevitabile che Gallera prenda atto del proprio fallimento, nella gestione di questa emergenza. Per questo abbiamo già chiesto le sue dimissioni. Per l’auspicabile passo indietro faremo quanto in nostro potere.