L’inflazione resta sostanzialmente stabile. Ma a correre è, ancora una volta, il carrello della spesa, con una vera e propria stangata sui beni alimentari. Guarda caso proprio nel mese di Pasqua e dei ponti. Gli ultimi dati dell’Istat sull’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività fanno registrare un aumento dello 0,1% ad aprile su base mensile. Su base annua, invece, la crescita è dell’1,9%, stabile rispetto al mese precedente.
Prezzi degli alimentari alle stelle ad aprile
A preoccupare però è la conferma dell’aumento del carrello della spesa, passato dal +2,1% al +2,6%. Ad accelerare è anche l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, passando dal +1,7% al +2,1%, così come quella al netto dei beni energetici (da +1,8% a +2,2%).
Insomma, la stabilità del dato sull’inflazione non è altro che “un’illusione ottica”, secondo il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona. Non solo perché “l’inflazione prosegue la sua corsa aumentando rispetto al mese precedente”, ma anche perché si registra un “preoccupante rialzo sia dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche, che su base annua passano dal +2,5% di marzo al +3,2% di aprile, che del carrello della spesa”.
Cifre che concretamente vogliono dire un aumento di “ben 292 euro” per una coppia con due figli solo per prodotti alimentari e bevande. Cifra che sale a 308 euro per il carrello della spesa, ovvero per “spese obbligate”. A questo si aggiunge la stangata di Pasqua e dei ponti, con aumenti record per le voci legate alle vacanze come i voli (quelli europei sono saliti del 34,1%) ma anche gli alberghi (+13,1%). L’inflazione non risparmia neanche i trasporti, a +3,4%.
L’aumento delle accise sul diesel aggraverà la stangata
“Continua ad aumentare il costo della vita. L’inflazione di fondo, alimentata in particolare dagli aumenti continui del carrello della spesa (che da solo registra un incremento dello 0,5%), cresce in un mese dello 0,4% complessivo. Ancora più grave è il fatto che l’inflazione generale rimanga stabile, perché’ dimostra come gli aumenti si concentrino su beni irrinunciabili. Ma ve lo ricordate il ‘carrello tricolore’ di Urso? E il peggio deve ancora arrivare, perché con la genialata che hanno fatto sul riallineamento delle accise del carburante (con cui incasseranno altri soldi), si andrà a penalizzare principalmente il trasporto merci e ancora una volta il carrello della spesa, che aumenterà ulteriormente. Ci stanno lentamente derubando dove non ci si può difendere, e nessuno ne parla”, commenta amaro il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli.
È infatti scattato giovedì il riordino delle accise sui carburanti, col risultato che il diesel costerà un po’ di più e la benzina un po’ di meno. I consumatori hanno già fatto i conti: secondo il Codacons, il riequilibrio costerà in totale 364 milioni di euro annui agli automobilisti che dispongono di una automobile alimentata a gasolio (circa il 41% del parco circolante italiano), con la spesa per il pieno che sale di 0,915 euro a vettura.
Assoutenti fa invece notare che oggi Iva e accise pesano per il 61,1% sulla benzina e per il 57,2% sul gasolio. Solo nel 2023, in base agli ultimi dati ufficiali disponibili, della spesa totale di 70,9 miliardi per i carburanti, ben 38,1 miliardi sono finiti nelle casse dello Stato a titolo di Iva e accise. Una tassazione che porta i listini alla pompa di benzina e gasolio in Italia ad essere tra i più alti in Europa e che l’associazione chiede al governo di ridurre.
Con l’aumento delle tariffe sulle accise il trasporto delle merci sarà più caro
“Che il costo dell’energia sia una zavorra insopportabile per le nostre attività produttive lo stanno dicendo tutti, ed è il fattore scatenante dei 26 mesi di caduta libera dell’industria e del maggior costo diffuso di molti altri prodotti. Se a ciò aggiungiamo l’ultima genialata del riallineamento delle accise dei carburanti, col gasolio che andrà a impennarsi portando ad un ulteriore aumento del costo di molti beni di prima necessità, possiamo dire che nell’Italia di Meloni il carrello della spesa degli italiani ha le gomme a terra”, commenta la deputata M5S, Emma Pavanelli.