Di Maio mette la Lega con le spalle al muro sulla flat tax: “Basta giocare a nascondino con 15 miliardi”. Sulla Manovra nessun passo indietro: “Pronti a farla anche in deficit se crea lavoro”

Dopo lo scontro a distanza tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio sulle coperture della flat tax – i 15 miliardi che il ministro dell’Interno assicura di aver già trovato – la diatriba oggi si rinnova con un botta e risposta tra il viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia e il vicepremier pentastellato. Sulle coperture della flat tax Garavaglia – intervistato a Circo Massimo su Radio Capital – non si sbilancia: “Non le dico altrimenti Di Maio me le ruba…” risponde. “Ci sono, le abbiamo individuate” aggiunge e, rivolgendosi a Di Maio, dice “dacci allora quelle del salario minimo”, misura che è stata bocciata “da tutto il mondo economico” sottolinea.

Al viceministro leghista risponde Di Maio che commenta: “Non è il caso di giocare a nascondino con 15 miliardi per fare la flat tax, non devono dirlo a Di Maio  ma a tutti gli italiani”. E aggiunge: “Spero che siano 15 miliardi freschi, di risorse che non tolgono nulla agli italiani”.

“Spero soltanto che questi 15 miliardi di euro siano 15 miliardi di euro freschi, di risorse che servono a fare la Flat Tax senza che si tolga nulla agli italiani”. Lo ha detto a proposito della Flat Tax, priorità della Lega, il vice premier e capo politico dei 5 stelle Luigi Di Maio, arrivando in Prefettura a Taranto per un vertice sulla città insieme ai ministri Grillo, Lezzi, Trenta, Costa e Bonisoli. “Non vorrei che per fare la Flat Tax si voglia togliere qualcosa agli italiani” ha aggiunto Di Maio. “Sono sicuro che non sarà così ma è meglio dirlo – ha proseguito – perché per me bisogna disinnescare le clausole di salvaguardia dell’Iva che significa evitare che aumenti l’Iva”.

Di Maio, però, non fa passi indietro sulla Manovra. “Sono pronto a fare una legge di bilancio anche in deficit se ci crea centinaia di migliaia di posti di lavoro”. Al di là della flat tax, infatti, “se abbassiamo il cuneo fiscale per gli imprenditori cioè se togliamo un po’ di tasse dagli stipendi che pagano gli imprenditori ai lavoratori, aumenteremmo i posti di lavoro in Italia e noi presenteremmo la nostra proposta di legge di bilancio che si puo’ fare domani o tra tre mesi, ma ci devono dire dove ci sono le risorse. Perché la Lega ha vinto le elezioni europee – ha concluso Di Maio – e quindi è anche giusto che proponga e si prenda le sue responsabilità”.