Di male in peggio. E’ bufera in Calabria sul nuovo Commissario per la sanità. M5S: “La nomina frettolosa di Zuccatelli è inopportuna. Inaccettabile beffa per i cittadini”

“Dopo un sofferto confronto istituzionale durato un’intera giornata, a seguito della bufera che ha travolto il generale Saverio Cotticelli, non possiamo che prendere le distanze dalla nomina di Giuseppe Zuccatelli come commissario straordinario della sanità calabrese che ha creato grande imbarazzo tra noi portavoce del Movimento 5 Stelle”. E’ quanto si legge, a proposito della nomina a commissario per la sanità Giuseppe Zuccatelli, in Calabria di in una nota che porta la firma di europarlamentari, parlamentari e consiglieri comunali M5S Granato, Auddino, Abate, Scutellà, Barbuto, Sapia, Melicchio, Corrado, Ferrara, Marasco, Giorno, Anselmo, Santoro, Gioè.

“A seguito dell’uscita del video che lo riprende – aggiungono gli esponente pentastellati – mentre esprime colorite teorie empiriche quasi negazioniste sulle modalità di contagio del virus CoVid 19, a una settimana dalla proclamazione della Calabria ‘zona rossa’, la nomina frettolosa di Zuccatelli si è rivelata inopportuna, un’inaccettabile beffa per i cittadini, costretti a restrizioni sulle attività produttive, sulla frequenza scolastica in presenza, non per il numero dei contagi, ma per una gestione sanitaria inadeguata a cui oggi la politica è chiamata a porre rimedio”.

“Dopo le dimissioni del generale Cotticelli – aggiungono -, non possiamo permetterci un’altra figura inadeguata a sovrintendere alla sanità calabrese. Ci auguriamo che il Ministro Speranza e il Presidente Conte accolgano la nostra proposta di revoca della nomina di Zuccatelli con effetto immediato o tutt’al più il suo mancato rinnovo con l’entrata in vigore del nuovo decreto Calabria, che avverrà a giorni. Dovremo avere la certezza che la Calabria sia messa questa volta in buone mani. Siamo sicuri che il nuovo decreto potrebbe essere salvifico per la sanità calabrese solo se la sua attuazione sarà affidata alle persone giuste”.