Bufera sulla Bbc: si dimettono i vertici dopo le accuse di faziosità per un documentario su Trump

I vertici della Bbc, Tim Davie e Deborah Turness, si dimettono dopo le polemiche per un documentario su Trump accusato di manipolare immagini

Bufera sulla Bbc: si dimettono i vertici dopo le accuse di faziosità per un documentario su Trump

Bufera sui vertici della Bbc che, travolti dalle polemiche per un documentario su Donald Trump accusato di faziosità, hanno annunciato – con una decisione senza precedenti – il loro passo indietro. Tim Davie, direttore generale, e Deborah Turness, ceo di Bbc News, hanno annunciato le dimissioni anticipando una risposta ufficiale alla bufera scoppiata nei giorni scorsi. “Ci sono stati degli errori”, hanno ammesso, assumendosi la responsabilità, ma difendendo la reputazione dell’emittente: “Le accuse di faziosità sono sbagliate”.

A innescare la crisi è stato il programma d’inchiesta Panorama, che in un documentario intitolato Trump: A Second Chance? avrebbe montato due parti diverse di un discorso dell’ex presidente americano, dando l’impressione che stesse incitando i suoi sostenitori all’assalto di Capitol Hill. L’episodio, rivelato dal Daily Telegraph attraverso un dossier interno, ha sollevato un’ondata di critiche politiche e mediatiche.

Dalla Casa Bianca è arrivata una reazione durissima. Trump, sul suo social Truth, ha esultato per le dimissioni parlando di “giornalisti corrotti” e ringraziando il Telegraph per aver “smascherato” la Bbc. La portavoce Karoline Leavitt ha rincarato la dose, accusando l’emittente britannica di essere una “macchina di propaganda di sinistra” finanziata dai contribuenti del Regno Unito.

Bufera sulla Bbc: si dimettono i vertici dopo le accuse di faziosità per un documentario su Trump

Le polemiche, però, non si fermano al caso Trump. Nelle ultime settimane l’emittente pubblica era già finita nel mirino per la copertura del conflitto a Gaza da parte di Bbc Arabic, accusata da Israele di minimizzare le sofferenze israeliane. Il ministero degli Esteri di Tel Aviv ha commentato le dimissioni come “la prova della natura faziosa” della Bbc.

Anche in patria, la pressione politica si è fatta sentire. La leader conservatrice Kemi Badenoch ha parlato di “parzialità sistematica” e chiesto “teste che cadano”. Dall’altro fronte, il premier laburista Keir Starmer aveva già invocato maggiore trasparenza dopo altri episodi contestati, come la diretta del Festival di Glastonbury interrotta troppo tardi per commenti anti-israeliani sul palco.

Ora la Bbc è di fronte a una delle crisi più gravi della sua storia recente. Nigel Farage, leader di Reform UK, chiede “un cambiamento radicale” e minaccia una rivolta contro il canone se non verranno introdotte riforme strutturali. In un momento di tensione tra Londra e Washington, il caso rischia di trasformarsi in un nuovo banco di prova sulla credibilità del servizio pubblico britannico.