Disastro sul decreto carburanti. Oltre che inutile è pure illegittimo

Bocciato dal Tar del Lazio il decreto carburanti di Urso. Salta l’obbligo di esporre i prezzi medi della benzina.

Disastro sul decreto carburanti. Oltre che inutile è pure illegittimo

Che il cartello dei prezzi medi della benzina fosse un flop era ormai cosa nota. Ma, come se non bastasse, ora si è rivelato anche illegittimo, almeno stando alla decisione del Tar del Lazio. Che ha annullato il decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, sull’obbligo di esporre il prezzo medio dei carburanti al distributore. Il provvedimento è stato annullato a causa dell’assenza della prevista e preventiva comunicazione al presidente del Consiglio e del mancante parere del Consiglio di Stato.

Che il cartello dei prezzi medi della benzina fosse un flop era ormai cosa nota. Ma ora si è rivelato anche illegittimo

Il Tar ha accolto il ricorso di Fegica e Figisc, federazioni dei gestori degli impianti. Secondo i ricorrenti il decreto imponeva l’adempimento di obblighi “sproporzionati, ingiustamente affittivi e irragionevoli”, da cui deriva una “ingiustificata e irragionevole disparità di trattamento a danno di una sola categoria”. Il Tar sostiene che il provvedimento “presenta tutti i caratteri di una fonte normativa” e le procedure per la sua adozione non sono state rispettate. Il ministero ha dato mandato all’avvocatura di ricorrere in appello al Consiglio di Stato, sostenendo che la decisione del Tar si “limita ad affrontare questioni procedurali”.

Bocciato dal Tar del Lazio il decreto carburanti di Urso. Salta l’obbligo di esporre i prezzi medi della benzina

Secondo il Mimit, inoltre, il decreto ha “ampiamente dimostrato la sua efficacia, nonostante le turbolenze geopolitiche”. Non dicendo, però, che i prezzi sono scesi a causa di un calo del costo del petrolio, come dimostrano le quotazioni del Brent da qualche giorno intorno agli 80-81 dollari al barile, contro gli 85 dollari di fine luglio (l’obbligo di esporre i cartelli è in vigore dal primo agosto). Il ministero sottolinea che oggi i prezzi sono a 1,827 euro al litro per il gasolio e 1,838 euro per la benzina. Ovvero poco meno del valore di fine luglio per la benzina e decisamente più per il diesel (era a 1,747 euro), nonostante oggi il prezzo del petrolio sia più basso di allora.