Disoccupazione, l’Italia non si rialza

dalla Redazione

Nei 18 paesi dell’Eurozona la disoccupazione nel mese di marzo è stata dell’11,8%: lo stesso tasso medio registrato lo scorso dicembre, ma in diminuzione se si prende a riferimento il 12% del marzo 2013.

A marzo la disoccupazione nei 18 Paesi dell’Eurozona è stata dell’11,8%, lo stesso tasso medio registrato dallo scorso dicembre ma in diminuzione rispetto al 12% del marzo 2013. Lo ha reso noto Eurostat segnalando anche che rispetto a un anno fa l’Italia, dopo Cipro e Olanda, è stato il Paese che ha registrato il maggior aumento della disoccupazione, salita dal 12 al 12,7%. Nell’Eurozona, inoltre, i giovani (under 25) senza lavoro erano a marzo il 23,7%, in Italia il 42,7% rispetto al 42,8 di febbraio.

Secondo Eurostat, in Italia il picco della disoccupazione giovanile è stato toccato a gennaio (42,9%) ma il tasso medio – che colloca il nostro Paese al terzo posto nell’Eurozona alle spalle di Spagna (53,9%) e Cipro (43,2%) – è rimasto comunque ben superiore a quello di un anno prima, quando fu del 39,6%. Nell’insieme dei 28 Paesi Ue la disoccupazione a marzo si è attestata al 10,5%, lo stesso livello del mese precedente e in flessione rispetto al 10,9% del marzo 2013. Quella giovanile si è fermata al 22,8% rispetto al 23,5% di un anno fa. Secondo i dati Eurostat, le persone senza lavoro nell’Unione europea erano complessivamente a marzo poco meno di 25,7 milioni, di cui 18,9 nell’Eurozona. Rispetto al mese precedente i disoccupati sono risultati essere 66 mila in meno nell’Ue e 22 mila nei 18 Paesi dell’area euro che salgono rispettivamente a 929 mila e 316 mila se confrontati con i dati di marzo 2013.