Dopo la voragine altre infiltrazioni a Napoli: “Il Pnrr per monitorare il suolo”

Dopo la voragine, cresce la paura di residenti e comitati al Vomero. Alleanza Verdi-Sinistra: “Negligenze nei controlli”.

Dopo la voragine altre infiltrazioni a Napoli: “Il Pnrr per monitorare il suolo”

Come buchi di una groviera, la collina del Vomero si apre giorno dopo giorno sotto i piedi dei suoi residenti, minando le fondamenta delle loro case. La voragine di via Morghen che ha inghiottito due auto, invaso un B&B, provocato quattro feriti e lo sgombero di palazzine e uffici pubblici, è stato solo l’ennesimo sintomo di un disastro crescente nel sottosuolo della parte alta di Napoli. All’origine, un sistema idrico vetusto e su cui, da oltre un ventennio, non è mai stata fatta adeguata manutenzione.

L’ultimo episodio si è verificato a poche decine di metri dal perimetro transennato di via Morghen, dove squadre di operai lavorano per ripristinare lo stato dei luoghi e mettere in sicurezza le condotte. Messo sotto pressione dalla pioggia caduta negli ultimi giorni e dalla fuoriuscita d’acqua dalle condotte sotterranee, è letteralmente collassato l’impianto fognario in via Solimena, all’altezza del civico 9. Ore di apprensione sono state vissute dai residenti. Sul posto è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco e dei tecnici dell’Abc, la società comunale che gestisce il servizio idrico. Per diverse ore si è reso necessario interrompere l’erogazione idrica in via Morghen e in via Bonito, fino alla conclusione dell’intervento dei tecnici specializzati, che sono stati costretti a realizzare un bypass fognario. Un lavoro concluso soltanto all’alba di ieri.

Dopo la voragine residenti impauriti

“Si rischia una tragedia, il palazzo in cui viviamo potrebbe crollare da un momento all’altro. Le fondamenta del palazzo sono in concreto pericolo”, sono state le parole di allarme di una condomina di via Solimena, che nelle ore concitate in cui le fogne sono traboccate si è subito messa in contatto con i volontari della Rete No Box. Un caso, l’ennesimo, a due giorni da una nuova buca apertasi in via Kerbaker, anche in questo caso a poca distanza dall’area della voragine di via Morghen. Un’auto, in sosta proprio sulle strisce blu proprio nel punto in cui ha ceduto il mando stradale, ci è finita con una ruota dentro. In questo caso, alla luce dei controlli effettuati dai tecnici dell’Abc, non si tratterebbe di infiltrazioni dalle condotte idriche o fognarie, ma non è ancora chiara la causa.

Una serie di episodi

Già due settimane prima della voragine di via Morghen, era stata registrata un’infiltrazione sul tratto basso di via Solimena. A segnalarla erano stati i condomini di uno stabile all’altezza del punto in cui è stata accertata l’infiltrazione, che avevano notato delle crepe sulle pareti di alcuni appartamenti. Per alcuni giorni una palazzina è stata evacuata. Il Vomero vive oramai nel terrore. Basta un avvallamento o un dosso sull’asfalto, che scatta lo stato d’allarme. Segnali di un evidente dissesto idrogeologico sul territorio, come li definì l’ordine regionale dei geologi, che da tempo chiede che venga effettuata una mappatura del sottosuolo. La Rete No Box chiede di destinare fondi del Pnrr “al monitoraggio di sottosuolo, condotte e fogne”, puntando il dito contro l’amministrazione comunale, rea di “non dare neppure un minimo di assistenza ai cittadini sfollati”. Per Alleanza Verdi Sinistra “la negligenza nei controlli e negli interventi ha causato quella voragine che solo per un caso fortuito non si è trasformata in una tragedia”.

di Andrea Marquez