Tutto risolto. Il responsabile dell’attentato al pullman del Borussia Dortmund, prima della gara di andata dei quarti di Champions League contro il Monaco, non è un terrorista né un estremista, ma un ventottenne che voleva scommettere sul crollo del titolo in Borsa del Borussia dopo aver ammazzato la squadra di calcio della Bundesliga. In poche parole uno psicopatico che è stato arrestato con l’accusa di aver attentato alla vita di una ventina di persone.
Si tratta di un ventottenne di origini russe. Si chiama Sergej W. ed aveva due complici che sono sospettati di aver affittato l’auto per trasportare l’esplosivo. Sergej è stato arrestato all’alba di questa mattina a Tubinga mentre stava andando tranquillamente a lavoro. Sono stati perquisiti quattro appartamenti.
L’attentatore nella sera stessa dell’attentato dinamitardo era andato tranquillamente a mangiare la sua bistecca al ristorante poco distante dal luogo dell’esplosione. Con una tranquillità che non poteva non insospettire gli inquirenti. Altro elemento decisivo lo aveva compiuto nei giorni precedenti al check in dell’albergo, protestando vivacemente perché la sua stanza non affacciava sulla strada principale, luogo dell’attentato. Quindi fu alloggiatoin una camera nel sottotetto, che affacciava sulla strada dell’attentato. Da lì sembra probabile abbia innescato tre bombe le tre bombe che hanno dilaniato la fiancata del bus e ferito alla mano Marc Bartra. In maniera molto superficiale l’attentatore ha fatto l’operazione finanziaria sul titolo in Borsa utilizzando la connessione wifi dell’hotel. Ha scommesso ben 78 mila euro sul ribasso del titolo del Borussia. Le autorità, lì per lì, avevano pensato a un’operazione di riciclaggio di denaro sporco. Invece la follia era arrivata ben oltre.