Dossieraggio, Gravina indagato a Roma per autoriciclaggio

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, è stato iscritto sul registro degli indagati della Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sui dossieraggi.

Dossieraggio, Gravina indagato a Roma per autoriciclaggio

Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, è stato iscritto sul registro degli indagati della Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta aperta nelle scorse settimane sul cosiddetto Dossieraggio che coinvolge anche altri indagati a Perugia, tra cui un pm e un finanziere.

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, è stato iscritto sul registro degli indagati della Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sui dossieraggi

L’accusa formalizzata dalla Procura della Capitale nei confronti di Gravina è quella di autoriciclaggio. L’ipotesi di reato è stata ‘rubricata’ prima dell’interrogatorio del manager che si è svolto davanti al procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi. A piazzale Clodio si aggiunge che il presidente della Federcalcio è stato indagato a sua tutela. Il presidente, in questo modo, è stato ascoltato alla presenza dei suoi legali.

La segnalazione della Dna su “presunte attività illecite” del presidente della Figc Gravina ha fatto nascere il fascicolo a Roma nell’ambito del quale il manager è stato ascoltato dai pubblici ministeri nel pomeriggio. “A garanzia” di Gravina, ed al fine di far partecipare all’atto istruttorio i difensori, si è proceduto alla formale iscrizione sul registro degli indagati.

I legali: “Ha chiesto di essere ascoltato per chiarire la sua posizione e le circostanze di cui è stato vittima”

“In ragione delle intollerabili strumentalizzazioni e delle ricostruzioni distorsive della verità dei fatti che lo hanno chiamato in causa negli ultimi giorni, pur non risultando indagato, questa mattina Gabriele Gravina ha chiesto di essere ascoltato per chiarire la sua posizione e le circostanze di cui è stato vittima. L’audizione si è svolta questo pomeriggio presso gli uffici della procura della Repubblica di Roma”. Affermano in una nota gli avvocati Leo Mercurio e Fabio Viglione, legali del presidente della Figc Gabriele Gravina ascoltato oggi dai pm di Roma.

“Tale decisione – aggiungono i legali – è stata maturata al fine di tutelare la sua immagine e in virtù della piena fiducia che ripone nei magistrati che stanno seguendo il caso. In questa vicenda, il nostro assistito è una persona offesa, per questo auspica si faccia luce quanto prima su quella che si sta profilando come una vera e propria attività di dossieraggio, rispetto alla quale si augura anche l’individuazione dei mandanti”.