Dress code osè, l’ex giudice Bellomo rischia grosso. Chiesti tre anni e quattro mesi per l’allora consigliere di Stato

Dopo anni di indagini e accuse, si avvicina il primo verdetto giudiziario nei confronti dell’ex consigliere di Stato Francesco Bellomo. Nei suoi confronti la Procura di Piacenza, durante l’ultima udienza del procedimento celebrato con il rito abbreviato, ha chiesto una condanna a tre anni e quattro mesi di carcere per Bellomo su cui pende l’accusa di stalking e lesioni ai danni di una giovane partecipante alla scuola di formazione Diritto e Scienza.

Gli stessi magistrati hanno chiesto la condanna, a un anno e quattro mesi di reclusione, anche per l’ex pm di Rovigo, Davide Nalin, coimputato nel procedimento. Stando a quanto sostiene l’accusa, formulata dal procuratore Grazia Pradella e dal pubblico ministero Emilio Pisante, l’ex consigliere di Stato avrebbe vessato una studentessa in più occasioni arrivando ad insultarla, minacciarla e perfino sottoponendola a interrogatori, anche incrociati, sulla propria vita sessuale.

L’ex giudice Bellomo non è nuovo ad indagini tanto che è tutt’ora coinvolto in un’inchiesta a Bari per casi di aspiranti giudici in minigonna, obbligate a sottostare al dress-code e alle regole e richieste del direttore del corso Diritto e Scienza. Fatti per i quali si terrà il prossimo 8 settembre, davanti al Tribunale di Bari, l’udienza preliminare nei confronti dell’ex giudice del Consiglio di Stato accusato di presunti maltrattamenti su quattro donne, tre ex borsiste e una ricercatrice della sua Scuola di Formazione per la preparazione al concorso in magistratura Diritto e Scienza.