Causano depressione e possono indurre al suicidio. Sono duecento i farmaci comuni finiti nella lista nera dell’Università dell’Illinois. Sotto accusa analgesici, antiacidi e pillola contraccettiva

Sono oltre 200 i farmaci comunemente prescritti per varie condizioni a essere finiti nel mirino

Sono farmaci che non verrebbe mai in mente di associare al rischio di suicidio o di depressione,  si usano anche tutti i giorni, da anni, per tanti disturbi. Eppure dietro ai benefici si nascondono effetti collaterali fatali.  Medicinali comuni e spesso con prescrizione medica che, se presi con costanza o contemporaneamente, possono causare disturbi importanti fino quasi a far venire il desiderio di uccidersi. È l’allarme che arriva da uno studio dell’Università dell’Illinois, che ha fotografato una situazione che negli States è arrivata al paradosso, al 15 per cento degli americani che assumeva in contemporanea tre o più farmaci di routine è stato diagnosticato qualche disturbo psicologico.

Sono oltre 200 i farmaci comunemente prescritti per varie condizioni, dalle pillole anticoncezionali, ad alcuni antipertensivi o per condizioni cardiologiche, inibitori di pompa protonica, antiacidi, antidolorifici, analgesici che nel foglietto illustrativo hanno chiaramente indicato il potenziale rischio di depressione, o addirittura di suicidio, anche se molte persone non li tengono in considerazione. Insomm, medicinali che per un motivo o per un altro si assumono ogni giorno. Medici e pazienti devono quindi essere consapevoli di questo rischio, visto che tra l’altro molti di questi farmaci sono disponibili come medicinali da banco. Anche perché, fanno notare gli autori dello studio, la prescrizione di medicine a potenziale rischio depressivo è passata dal 35 per cento al 38  in poco più di un anno.La sola prescrizione di antiacidi, con elencata la depressione tra i potenziali effetti indesiderati  è aumentata dal 5 al 10 per cento. Un segnale piuttosto allarmante, che ha portato i ricercatori a chiedere una maggiore attenzione riguardo questa malattia, che sembra essere in crescita.

La depressione è uno dei mali del secolo e, seppure finalmente si è arrivati a considerarla una vera e propria malattia, sono ancora tante le persone che non riescono ad avere una diagnosi. Una persona depressa non è facilmente riconoscibile, anche perché i sintomi non sono sempre gli stessi: è quasi sempre apatica, priva di interessi, spesso mangia poco o, al contrario, tende alla bulimia. Alcune persone malate di depressione fanno fatica a dormire, mentre ci sono anche casi in cui c’è ipersonnia (quando si tende a dormire tante ore di seguito). Il segnale più preoccupante è il pensiero ricorrente di morte e l’istinto di suicidarsi. Purtroppo, alcune volte questi pensieri vengono messi in atto e la persona depressa arriva a togliersi la vita. Dai dati rilevati dalla ricerca è emerso che il 15 per cento delle persone che hanno fatto uso contemporaneamente di tre o più farmaci della black list, hanno avuto casi di depressione durante il periodo dell’assunzione. Ora l’Unione europea dovrà decidere, ma intanto gli specialisti raccomandano di leggere bene i foglietti illustrativi.