E ora il boom lo sentono tutti. I sondaggi danno in testa i Cinque Stelle: due punti in più sul Pd. E Di Maio è più amato di Renzi. Lega e Forza Italia inesistenti

Boom Cinque Stelle. Mai così forte. E Luigi Di Maio è ora più popolare di Matteo Renzi. Le elezioni amministrative hanno lasciato il segno.

Boom Cinque Stelle. Mai così forte. E Luigi Di Maio è ora più popolare di Matteo Renzi. Le elezioni amministrative, non c’è che dire, pare abbiano lasciato il segno. E così, secondo quanto riferisce Repubblica con un recente sondaggio condotto da Demos, secondo gli italiani (intervistati) alle amministrative di giugno c’è un solo vincitore. Il M5S. L’unico partito a essersi rafforzato in ambito nazionale (lo pensa circa l’80%). Mentre gli altri si sono indeboliti. Più di tutti, il Pd di Renzi. Le stime elettorali riflettono queste valutazioni.

In caso di elezioni politiche, infatti, Demos attribuisce al M5S oltre il 32% dei voti validi. Circa 5 in più, rispetto alla precedente rilevazione, condotta in aprile. Mentre il Pd si attesta poco oltre il 30%. Stabile, rispetto ai mesi scorsi. Dietro queste due forze politiche c’è quasi il vuoto. Lega e Forza Italia non raggiungono il 12%. Anche se si coalizzassero, “costretti” dalle regole dell’Italicum, avrebbero poche possibilità (ad essere prudenti) di arrivare al ballottaggio. Gli altri partiti, tutti, arrivano a fatica al 5%.

Da questi dati emerge anche un altro aspetto non secondario. Il Movimento cinque stelle, infatti, in caso di ballottaggio vincerebbe largamente. Come, d’altronde, è avvenuto, alle amministrative, nei comuni maggiori dove il M5S, è riuscito ad arrivare al secondo turno, riuscendo ad affermarsi praticamente dovunque. In 19 comuni maggiori su 20. Ed ecco allora la ragione per la quale ora pare che i renziani vogliano mettere nuovamente mano all’Italicum.

Infatti, secondo il sondaggio, continua Repubblica, il M5S, in caso di ballottaggio, prevarrebbe di quasi 10 punti sul Pd (54,7 a 45,3). Mentre nel confronto con i Forza-leghisti non ci sarebbe storia. Quasi 20 punti di distacco.