Ecco la Carta dei diritti e doveri da rispettare in Rete. Ma già quello d’accesso in Italia non è uguale per tutti

Presentata la carta dei diritti della Rete. Si tratta di una sorta di Costituzione per Internet che fissa regole per privacy e sicurezza nel mondo virtuale. La Carta è composta di 14 articoli che partono dai diritti fondamentali dell’uomo. Della privacy si parla nell’articolo 4: “Ogni persona ha il diritto che i dati trasmessi e ricevuti in Internet non subiscano discriminazioni, restrizioni o interferenze in relazione al mittente, ricevente, tipo o contenuto dei dati, dispositivo utilizzato, applicazioni o, in generale, legittime scelte delle persone”. C’è poi l’articolo successivo che dovrebbe consentire di ottenerne la rettifica e la cancellazione per motivi legittimi di dati che ci riguardano. Ribadito il diritto all’oblio, tra l’altro principio già accolto da Google. Ma anche tutela della persona rispetto a fenomeni quali bullismo, stalking, razzismo e xenofobia. A settembre il Parlamento impegnerà il Governo a tenere in conto i principi fissati sulla carta per ogni futura iniziativa in materia digitale. Peccato però che per l’accesso alle connessioni al alta velocità siamo ancora troppo indietro. Con alcune zone d’Italia totalmente abbandonate. E che la Rete la conoscono più di nome che per le reali possibilità di navigare.