L'Editoriale

A orologeria ci sono solo le balle

Se invece di inventarsi balle e cronometri giudiziari ci si limitasse a riportare i fatti, certa stampa non diventerebbe più credibile?

A orologeria ci sono solo le balle

Dopo aver sentito con le mie orecchie tutto quello che Conte ha detto alla Meloni in Parlamento sul Mes, sono saltato in aria quando ieri ho visto su Repubblica.it un articolo che nel titolo definiva quello scontro un falso. Capisco lo sforzo per restringere il confronto tra la premier e Schlein, marginalizzando come sempre i 5 Stelle, ma qui si esagera di fantasia. Convinto di non poter trovare di peggio, sono passato su altri siti e mi sono dovuto ricredere.

Dappertutto si parlava di giustizia ad orologeria, accusando i magistrati che indagano sul governatore sardo Solinas per il sequestro di 350mila euro proprio mentre ballava la nuova candidatura. Una tesi a cui si potrebbe anche credere, se non fosse che questa inchiesta si conosce dal 2021, così come la vicenda delle nomine contestate dalla Procura.

Quindi, se si vuole proprio parlare di orologeria, bisogna riferirsi a quella lenta e prudente della Giustizia, che stringendo il cerchio prima avrebbe messo ugualmente il governatore fuori gioco, mentre disponendo le misure cautelari dopo un’eventuale rielezione avrebbe azzoppato l’amministrazione dell’Isola.

Resta da mettersi d’accordo, infine, sul colore politico dei giudici, che per le destre sono rossi – e quindi nemici di Solinas – mentre per altri sono neri, e perciò si sarebbero mossi (sempre a orologeria) per spianare la strada al candidato della Meloni. Ma se invece di inventarsi balle e cronometri giudiziari ci si limitasse a riportare i fatti, certa stampa non diventerebbe più credibile?