Sfogli i giornali di ieri e il sospetto diventa certezza. La notizia del Financial Times rimbalza sui principali quotidiani italiani. “Ursula, l’aereo in tilt: pista russa”, titola in prima il Corriere della Sera: “Fuori uso il gps sul volo della leader diretta in Bulgaria. Il capo dell’esercito tedesco: colpito anch’io. Mosca nega”. Repubblica è categorica: “Nel mirino dei russi il jet di von der Leyen”. Il quotidiano romano scandaglia la vicenda nel sommario: “Una interferenza ha mandato in tilt il Gps del volo della presidente Ue costringendolo a atterrare in Bulgaria solo con le mappe cartacee. Mosca nega responsabilità. Colpito anche il capo dell’esercito tedesco”.
Da Torino le fa eco La Stampa: “Putin-Europa, il fronte dei cieli”. Catenaccio: “L’Ue: sabotato il Gps dell’aereo di von der Leyen. Mosca: non siamo noi. La Difesa italiana: secretare i voli”. Messaggio chiaro pure per il Messaggero: “L’aereo di von der Leyen nel mirino di Mosca”. Che avrebbe “disattivato il Gps mentre era in volo”, sebbene i russi neghino: “Non c’entriamo”. E anche il Giornale, che parla di “assalto russo”, taglia corto: “Putin minaccia i nostri aerei”. E spiega: “Attaccato il Gps sul jet della von der Leyen. L’Europa: ‘Dubbi su Mosca’. Nel mirino della guerra ibrida anche i voli civili”. Le prime crepe sulla granitica certezza si aprono con i giornali già in edicola. E non certo per la sola smentita del Cremlino che ha respinto categoricamente le accuse.
A gettare seri dubbi sulla ricostruzione ci sarebbero anche i dati raccolti da Flightradar24 (il sito svedese che offre servizi di tracciamento di voli in tempo reale), che sembrerebbero contraddire l’ipotesi di un attacco mirato: “Stiamo ricevendo notizie dai media di interferenze Gps che hanno interessato l’aereo che trasportava Urusula von der Leyen a Plovdiv, in Bulgaria. Alcuni rapporti affermano che l’aereo è rimasto in attesa per un’ora. Questo è ciò che possiamo dedurre dai nostri dati. Il volo sarebbe dovuto durare 1 ora e 48 minuti. Ci sono voluti 1 ora e 57 minuti. Il trasponder dell’aereo ha segnalato una buona qualità del segnale Gps dal decollo all’atterraggio”. In altre parole, 9 minuti di ritardo. Al resto ha pensato il ministro dell’Interno bulgaro, Daniel Mitov, dopo una prima indagine sull’accaduto: “Non si tratta di un attacco informatico. Proseguiremo le verifiche”. Pericolo scampato per Ursula. Ammesso che ci sia mai stato.