L'Editoriale

Giletti è pronto per la Rai

Ieri La7 ha chiuso all’improvviso "Non è l’arena", il talk di Giletti, a costo di gettare un’ombra su tante campagne del programma.

Giletti è pronto per la Rai

In un Paese dove il responsabile del suicidio energetico nazionale, Scaroni, viene fatto presidente dell’Enel, non ci sarà da stupirsi se l’ultima profezia dell’oracolo Baiardo si rivelerà sbagliata. Baiardo – per chi non segue la lotta alla mafia in versione reality show – è l’ex braccio destro dei Graviano, i boss di Brancaccio fedelissimi di Riina, accusati della strategia stragista contro lo Stato e di crimini come l’assassinio di don Puglisi.

Ieri La7 ha chiuso all’improvviso “Non è l’arena”, il talk di Giletti, a costo di gettare un’ombra su tante campagne del programma

Secondo questo galantuomo, che in un certo senso predisse da Giletti l’arresto del super latitante Messina Denaro, proprio Giletti non ce la farà a tornare in Rai, nonostante se ne parli molto, visto che nei suoi programmi le destre ora al governo non sono state maltrattate al pari di sinistra e 5S. E per affondare di più il colpo, sempre Baiardo ha affermato di poter approdare a Mediaset, dove si sarebbe liberi di dire quel che si vuole, al contrario della tv di Cairo.

Così si deduce che da Giletti si recita a soggetto, e le voci (tutte da verificare) di ingaggi d’oro per rilasciare le interviste alimentano i dubbi sull’attendibilità di certa informazione. Fatto sta che La7 ieri ha chiuso all’improvviso Non è l’arena, il talk di Giletti, a costo di gettare un’ombra su tante campagne del programma, spesso durate mesi, come fu per l’ex ministro della Giustizia, Bonafede, fatto passare per padrino dei mafiosi in carcere, seppure tutti tornati in cella dopo essere stati mandati dai giudici di sorveglianza ai domiciliari nel periodo più virulento della pandemia. Campagne che in Rai mica si spaventano a trasmettere.