L'Editoriale

Giravolte a casa Meloni

Come al solito la colpa è del Reddito di cittadinanza. L'unico aiuto dato a chi non ha niente è un alibi buono per tutto.

Giravolte a casa Meloni

Come al solito la colpa è del Reddito di cittadinanza. Che il governo dica una sciocchezza al giorno o che si bruci l’arrosto in forno, l’unico aiuto dato a chi non ha niente è un alibi buono per tutto.

Non a caso il ministro più ascoltato dalla Meloni, non per altro perché è suo cognato, Francesco Lollobrigida, ieri ha annunciato un nuovo piano flussi per fare entrare in Italia regolarmente mezzo milione di migranti, di cui ci sarebbe bisogno visto che il Reddito di cittadinanza – ha detto – ha messo in crisi interi settori economici.

Ovviamente l’elettorato di destra, fomentato per anni contro i cattivissimi stranieri, è subito insorto, e in perfetto stile di famiglia Lollobrigida ha fatto marcia indietro, dicendo di non aver mai parlato di alcun piano, ma di posti di lavoro che restano vacanti per la mancanza di personale.

Ora, se fosse vero che quei posti sono liberi per il sussidio pubblico, e non per mille altri motivi, tra pochi mesi con l’abolizione del Reddito di cittadinanza non dovrebbero esserci problemi a riempirli, e dunque dei migranti non ci sarà bisogno. Ma a questo governo non serve affermare cose logiche, quanto sparare delle fesserie per mostrare di avere ogni situazione in pugno, e poi vedere l’effetto che fa, pronti a rimangiarsi tutto se la cavolata si è rivelata troppo grossa.

E dire che tra il fantomatico blocco navale e mezzo milione di immigrati da accogliere la differenza non è pochissima. Ma a forza di gareggiare con una campionessa olimpica di giravolte come Giorgia, il cognato promette bene.