L'Editoriale

Guerra in Ucraina, si può fare di più per trattare

Il tunnel senza uscita in cui si è infilata la guerra in Ucraina è ormai evidente. Putin è in difficoltà ma non può tornare indietro.

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Guerra in Ucraina, si può fare di più per trattare

Speriamo di non sapere mai che tipo di armi segrete può utilizzare Putin anche contro di noi, ma se lo scopriremo a nostre spese non potremo negare di essercela cercata. Il tunnel senza uscita in cui si è infilata la guerra è ormai evidente. La Russia è in difficoltà sul piano militare ma non può tornare indietro.

Quindi taglia il gas pur avendo assoluta necessità di venderlo, minaccia ritorsioni contro chi sostiene Kiev, e bombarda da mattina a sera il sud dell’Ucraina, puntando ad occupare e possibilmente annettere quella lingua di terra che arriva al mare. Zelensky, per quanto armato fino ai denti dai Paesi Nato, può continuare a resistere ma certamente non vincere contro un esercito enormemente più forte.

Quindi come se ne esce? L’unica strada, stretta e faticosa, resta quella della diplomazia, che consiste nell’accontentare per quanto è possibile i due contendenti. Tradotto: preservare la sovranità dell’Ucraina in cambio di concessioni territoriali e garanzie sulla sicurezza di Mosca. Per i pupari che stanno facendo combattere agli ucraini una guerra per procura, e i guerrafondai di ognidove, un tale compromesso è inaccettabile, e difatti le pressioni per riprendere a trattare sono pochissime.

Ma non ci sono altre soluzioni, a meno di sperare in improbabili defezioni di oligarchi o alleati di Kiev. Mentre sono una certezza i morti quotidiani, il costo della bolletta energetica e delle sanzioni che paghiamo. Perciò se non faremo nulla – anche come Italia – per far sedere Putin, Zelensky, l’Europa e gli Usa allo stesso tavolo poi non lamentiamoci se la guerra si farà vedere pure da noi.