L'Editoriale

Matteo cheerleader di Trump

L’uomo forte della destra italiana definito una cheerleader sulla stampa Usa. E queste sì che sono soddisfazioni! A farci la sorpresa non è uno dei pochi giornali nazionali che non gli fanno da tappetino, come La Notizia, ma l’autorevole quotidiano britannico The Independent, che ieri (leggi l’articolo) accusava Matteo Salvini di diffondere teorie cospirazioniste prive di fondamento sulla sconfitta elettorale di Donad Trump, e descriveva il “capitano” come una tipica ragazza pon pon che sgambetta per intrattenere la tifoseria.

D’altra parte il segretario della Lega non si è risparmiato nell’indossare cappellini e – quando le metteva – mascherine inneggianti al presidente americano uscente. Carnevalate non ancora finite, visto che adesso lo statista di Pontida sprona Trump a denunciare i brogli nella corsa alla Casa Bianca, ovviamente senza avere uno straccio di prova di ciò che dice. Il leader del Carroccio allunga così la parabola discendente cominciata al Papeete e ormai inarrestabile. Da allora non solo ha visto evaporare più del quindici per cento degli elettori, ma quel che è peggio ha perso il tocco magico, e anzi tutto quello che fa va in malora.

Sembra la riedizione di un film con un altro Matteo protagonista, diventato Re Sole della politica italiana e poi precipitato verso l’irrilevanza elettorale, anche se la rete di protezione di cui dispone con un manipolo di parlamentari gli permette di fare ancora tutto il casino che vuole, tranne far cadere il Governo, che equivarrebbe a segare l’albero su cui sta seduto. Salvini non è ancora a questo stadio della sua carriera, ma da come si mettono le cose rischia di fare peggio. Sulla pandemia ha mostrato indecisioni imperdonabili, dicendo a ore alterne di aprire e di chiudere tutto.

Nel frattempo vanno avanti le inchieste che ruotano su via Bellerio, c’è un processo per la vicenda Gregoretti probabilmente da affrontare, la fronda interna al partito che guarda a un futuro con Zaia o Giorgetti al comando, la Meloni che cresce e il suo governatore Fontana sempre più difficile da difendere. Ci mancava di finire tra le cheerleader. E se Trump scopre per chi faceva il tifo pur portandosi dietro tanta sfiga, magari gli chiede i danni da pagare.