L'Editoriale

Quanti folli che giocano col Coronavirus

Com’era prevedibile, siamo arrivati a quasi seimila nuovi contagi al giorno, 41 morti e i reparti Covid degli ospedali che tornano a riempirsi, ma c’è ancora un manipolo di irresponsabili che per imbecillità o miope polemica col Governo minimizza la pandemia, accusa a casaccio Conte e il ministro Speranza di azioni liberticide, paragonandoli addirittura alla polizia politica sovietica per il solo fatto di aver chiesto ai cittadini di evitare per un po’ le feste, anche in famiglia, visto che il virus non conosce parentele e nell’intimità di casa passa velocemente dai figli ai genitori e ai nonni.

I più imperdonabili di questi incoscienti sono i giornalisti che blaterano di bassi indici di mortalità e insinuano che ci stanno terrorizzando (chi?) per imporre un nuovo ordine mondiale e altre cazzate tipo la favoletta della dittatura sanitaria. Seguono i virologi che improvvisamente sottovalutano la portata del problema, nonostante la loro disciplina sia sempre stata severa sulle misure di prevenzione. Poi ci stanno i soliti governatori di Regione, in astinenza se un giorno sì e l’altro pure non vanno in tv per mettersi contro il Governo, qualunque cosa faccia.

Si mandano i ragazzi a scuola? Bisogna tenerli a casa. Si chiede di collaborare con buonsenso? Ecco il governatore di turno che in un talk show accusa l’Esecutivo perché chiude troppo e in un altro perché chiude troppo poco. E che dire dei tuttologi tipo Sgarbi e Cruciani, a cui non vanno bene nemmeno le mascherine? Folli che giocano, chi per interesse e chi per vanità. Usando come posta le le nostre vite.