In tempi di Coronavirus, con centinaia di morti, tutta Italia preoccupata come il resto del mondo, le imprese che non vedono l’orizzonte, capite bene che qui a La Notizia c’è poca voglia di festeggiare i nostri sette anni in edicola. Ciò nonostante anche oggi potrete informarvi sul nostro giornale, sapendo che questo è frutto prima di tutto del lavoro di una redazione preparata e innamorata della nostra professione. Chi conosce lo stato dell’editoria in Italia sa quanti pochi giornali sono nati negli ultimi dieci anni (e quanti hanno chiuso), e perciò può immaginare i sacrifici che facciamo per essere 1) sempre leali con i nostri lettori, 2) in piedi senza contributi pubblici, 3) liberi dal condizionamento di editori impuri.
In questi sette anni La Notizia si è costruita un suo spazio, reggendo ai colpi di chi ci ha intimidito con cause poi risultate quasi tutte temerarie, chi ci ha escluso dalla pubblicità, chi ci offende sui social network per il solo fatto di dire la nostra con la massima autonomia di pensiero, senza seguire l’onda del momento e paura di andare controcorrente. Il merito di tutto questo è di tante persone, che in questo breve spazio desidero sinceramente ringraziare: gli azionisti, il paziente stampatore Farina, le aziende che ci hanno sostenuto e che persino oggi, in mezzo alla pandemia, hanno voluto testimoniare nelle pagine interne il loro contributo a un giornale indipendente e coraggioso come questo.
Anche queste sono promesse che l’Italia uscirà dall’attuale disastro più forte di prima. In questo giorno per noi così particolare potevamo fare molte altre iniziative, ma ci fermiamo qui perché crediamo fortemente nella possibilità di fermare il contagio seguendo le regole imposte, a cui aggiungiamo una necessaria sobrietà. Lasciatemi però un ultimo ringraziamento a voi lettori, che qualche disinformato dice essere pochi, e che invece siete moltissimi e affezionati, come chiunque può verificare guardando quante reazioni hanno i nostri articoli sui social. Grazie perché condividendoci e soprattutto acquistandoci in edicola e in digitale fate vivere una testata che nel suo piccolo vuole essere un vaccino contro la cattiva informazione che è tra i maggiori malanni del Paese.