L’elezione del Capo dello Stato ai tempi del Covid. Una sola votazione al giorno con 50 elettori alla volta. Per il giuramento servirà il tampone e parlerà solo il presidente

Per il giuramento del nuovo presidente servirà il tampone per accedere alla Camera e parlerà solo il presidente.

Una sola votazione al giorno con 50 grandi elettori alla volta, massimo 200 presenti contemporaneamente in Aula. Appello nominale scaglionato, con ingressi e uscite separate. Sono queste le principali novità introdotte in vista dell’elezione del presidente della Repubblica alla Camera del prossimo 24 gennaio (leggi l’articolo).

Al posto dei tradizionali ‘catafalchi’, utilizzati finora per votare in Aula, saranno utilizzate delle nuove cabine che consentiranno allo stesso tempo di garantire sia la sicurezza sanitaria che la segretezza del voto. Nelle tribune dell’Aula della Camera, hanno stabilito ancora i Questori, potranno accedere 106 grandi elettori senza contingentamento per gruppo. Complessivamente, tra le fasi di voto e spoglio sono state previste 4 ore e mezza di seduta al giorno.

Alla cerimonia del giuramento del nuovo presidente della Repubblica saranno ammessi tutti i grandi elettori utilizzando tutti i posti disponibili nell’Aula, purché abbiano fatto un tampone la mattina stessa del giuramento. Deputati e senatori potranno sedere all’interno dell’emiciclo, mentre i 58 delegati regionali potranno assistere dalle postazioni delle tribune. In Aula parlerà solo il capo dello Stato. La durata è prevista tra i 40-50 minuti massimo.

Per il momento nulla è stato stabilito su come potranno votare per l’elezione del presidente della Repubblica i grandi elettori che risultino contagiati o in quarantena. Al tema, nel corso della riunione dei Capigruppo di oggi, è stato dedicato un lungo dibattito ma nessuna decisione è stata assunta. Le regole al momento restano le stesse: potrà entrare a Montecitorio solo chi è negativo.