Elezione, Conte: “Dialogo impossibile con il Pd”

Il leader M5S Conte: "Tutte le nostre battaglie sono quelle più avanzate del fronte progressista. È un fatto oggettivo".

“Questi vertici Pd avevano un dialogo con il M5S, che noi confidavamo esser condotto su una prospettiva di pari dignità e di rispetto reciproco. È stata fatta una scelta, hanno tentato di tutto pur di gettare via l’esperienza del M5s e l’agenda progressista che avevamo portato avanti per abbracciare una fantomatica agenda Draghi. È chiaro che il dialogo con loro è chiuso”. È quanto ha detto a Tg1 Mattina il presidente del M5S, Giuseppe Conte.

Conte: “Tutte le nostre battaglie sono quelle più avanzate del fronte progressista. È un fatto oggettivo”

“Tutte le nostre battaglie – ha osservato il leader del Movimento cinque stelle – sono quelle più avanzate del fronte progressista. È un fatto oggettivo. Dobbiamo rilanciare un mercato del lavoro più equo. Non bisogna vivere per lavorare ma lavorare per vivere”.

“Le buste paga sono bassissime – ha proseguito Conte – e la nostra battaglia centrale è per il salario minimo a 9 euro lordi euro l’ora, una soglia minima di dignità. E poi stop al precariato selvaggio e ai tirocini gratuiti. Dobbiamo infine offrire il riscatto gratuito della laurea e un fondo di garanzia per la pensione dei giovani”.

“Un recovery fund per l’energia e un intervento più corposo sugli extraprofitti”

“Un recovery fund per l’energia – propone il presidente del M5S – e un intervento più corposo sugli extraprofitti, che va esteso anche al comparto assicurativo e al comparto farmaceutico; e bisogna anche che si valuti lo scostamento di bilancio perché farlo tardivamente vuol dire raddoppiare poi le risorse che bisogna trovare”.

“In piena pandemia – ha detto ancora – ho fatto cinque scostamenti di bilancio e abbiamo fatto capire al mondo che le ricette dell’austerità deprimono ancora di più il Paese. Se deprimi il Paese, questo non cresce e la recessione dura 20 anni”.

l centrodestra ha dato vita a una vergognosa guerra ai poveri”

“Il centrodestra ha dato vita a una vergognosa guerra ai poveri – accusa Giuseppe Conte -: con il caro-bollette che morde vogliono cancellare l’unico strumento di protezione sociale esistente in Italia. Significa volere una guerra civile”.

“Col reddito di cittadinanza nel 2020 abbiamo evitato a un milione di persone di finire in povertà, secondo l’Istat. Tuteliamo 900mila fra minori e disabili, sosteniamo i ‘lavoratori poveri’ che, pur avendo un contratto, prendono il sussidio per integrare stipendi da fame”, sottolinea l’ex premier.

“Il nostro obiettivo è alleggerire la pressione fiscale su aziende, ceto medio e fasce di popolazione più in sofferenza

“Il nostro obiettivo – ha detto ancora – non è tagliare le tasse solo per la piccola percentuale della popolazione più ricca, ma alleggerire la pressione fiscale su aziende, ceto medio e fasce di popolazione più in sofferenza. Vogliamo togliere l’Irap per tutte le imprese, si tratterebbe di una grande semplificazione fiscale per il nostro Paese: non costringerebbe più le aziende a pagare due imposte. Riteniamo fondamentale tagliare il cuneo fiscale per imprese e lavoratori”.

“Intendiamo dare una grande spinta alla semplificazione introducendo il cashback fiscale – ha rilanciato Conte sul sito Upday -, ossia l’accredito diretto sul conto corrente del contribuente delle detrazioni legate a spese sostenute con la carta, senza più conservare scartoffie, senza aspettare i tempi lunghi della dichiarazione dei redditi”.

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