Anche le elezioni per Salvini sono una scusa per attaccare la Lamorgese. “Al Viminale c’è qualcosa che non funziona. Ribadirò a Draghi la necessità di un incontro”

Per il leader della Lega al Viminale "c'è qualcosa che non funziona". Salvini ribadirà al premier Draghi la necessità di un incontro.

Anche le elezioni per Salvini sono una scusa per attaccare la Lamorgese. “Al Viminale c’è qualcosa che non funziona. Ribadirò a Draghi la necessità di un incontro”

“In 64 comuni al ballottaggio, il centrodestra aveva otto sindaci uscenti. A Roma, Torino e Trieste vengono riconfermati gli uscenti, al momento il centrodestra passa da 8 a 10 sindaci. In Lombardia, dieci comuni erano al ballottaggio, 8 uscenti dal centrosinistra e 2 dal centrodestra. La partita è finita 5 a 5”. È quanto ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini, analizzando i dati emersi dai ballottaggi a livello nazionale dopo un incontro tenutosi nella segreteria di Catanzaro con eletti e militanti del partito (leggi l’articolo).

“A spoglio in corso – ha aggiunto il leader della Lega -, posso dire che il centrodestra ha più sindaci rispetto a quanti ne aveva quindici giorni fa. Un dato su cui ragionare è il non voto: in alcune città ha superato il 70 per cento, la campagna surreale a inseguire i fascisti, che ci sono solo sui libri di storia, ha lasciato la gente fare altro”.

“L’affluenza è un problema per la democrazia – ha detto ancora Salvini -, e per i giornalisti quando parli di vicende private, di abitudini sessuali, di assalti fascisti. La gestione dell’ordine pubblico ha permesso a Roma di far fare cose indegne a delinquenti che non potevano nemmeno essere in piazza. Oggi, però, ci siamo svegliati con idranti e lacrimogeni usati a Trieste contro persone sedute per terra, lavoratori e studenti”.

“Io non me la prendo mai – ha continuato – con i sottoposti, sono sempre i vertici che devono rispondere nel bene e nel male. Mai io mi sarei permesso di dire ‘è colpa del questore, del dirigente della Digos, del prefetto, del sindaco’. No: se qualcosa va bene è anche merito mio, se qualcosa va male è anche merito mio. Quindi che l’attuale ministro dell’Interno usi gli idranti contro i lavoratori e i guanti di velluto contro gli squadristi che vanno ad assaltare le sedi dei sindacati mi stupisce e mi preoccupa”.

“Spero – ha proseguito Salvini – non ci sia non strumentalizzazioni politiche, però in ogni caso un errore mi sembra evidente. Poi domani il ministro Lamorgese sarà in Senato: io la ascolterò e poi interverrò. Ma mi spieghi perché lascia tranquillamente assediare istituzioni a Roma da gente che per legge non poteva essere a piede libero e ordini di usare idranti e lacrimogeni contro i portuali e gli studenti a Trieste”.

“Poi, Gualtieri avrebbe vinto lo stesso a Roma – ha detto ancora -, ma fare una manifestazione di partito e di parte il sabato prima del voto e usare idranti e lacrimogeni il lunedì del voto a Trieste non mi sembra sano, non mi sembra normale. C’è qualcosa che non funziona: a questo punto fermiamoci un attimo. Ribadisco al presidente Draghi la mia richiesta, facciamo un incontro con il ministro Lamorgese, perché avanti di questo passo non saranno settimane facili se la gestione dell’ordine pubblico sarà così schizofrenica”.