Emergenza climatica, parte il G7 ambiente a Torino e le destre smontano il Green Deal

Prende il via il G7 Clima Energia e Ambiente a Torino, manifestanti bloccano la tangenziale per protestare contro le ricette dei potenti

Emergenza climatica, parte il G7 ambiente a Torino e le destre smontano il Green Deal

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, insiste sul nucleare. E la premier Giorgia Meloni smonta la transizione ecologica, criticando tutte le direttive – dallo stop ai motori tradizionali alle case green – che la favorirebbero. Il tutto mentre prende il via il G7 Clima Energia e Ambiente a Venaria Reale (Torino). E gli attivisti in tutta risposta occupano, bloccandola, la tangenziale.

“Di fronte alle false soluzioni che i governi delle potenze mondiali propongono alla crisi climatica diciamo loro che la via di uscita è la giustizia climatica, la difesa della sovranità energetica dei popoli e la costruzione di reti di solidarietà tra i nostri paesi e il riconoscimento del debito dei paesi esteri fraudolenti che stanno strangolando i nostri popoli e che spingono al saccheggio delle nostre risorse naturali”, dicono gli attivisti. I manifestanti, circa un migliaio, hanno bruciato alcuni cartelloni con le effigi di Giorgia Meloni, del primo Ministro del Regno Unito Rishi Sunak, del presidente Usa Joe Biden e di altri capi di governo.

Pichetto e l’ossessione per il nucleare

“Vogliamo una crescita felice, una crescita che sia un’opportunità, quella dell’accompagnamento verso il futuro e delle nuove tecnologie. Facendo affidamento anche sulla scienza e non solo sulle ideologia questa è la sfida che dobbiamo affrontare”, ha detto Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, nel suo intervento a ‘G7 Industry Stakeholders Conference’, in corso al Centro Congressi Unione Industriali di Torino. “Abbiano riaperto la parentesi del nucleare, dopo 40 anni che mancava in questo Paese”, dice Pichetto, “siamo al lavoro per definire il quadro giuridico, il nucleare sarà un elemento nel PNIEC e aderiremo alla piattaforma sugli SMR di Bruxelles”, gli Small Modular Reactor.

Alla luce di ciò “consideriamo che la nuova energia nucleare possa essere parte del mix per dare quella continuità che le rinnovabili non sono in grado di fornire”, dice il titolare del Mase, “non possiamo coprire il Paese di pannelli fotovoltaici, un SMR da 300 MegaWatt con recinto e giardino occuperà tre ettari, per ottenere pari energia con il fotovoltaico servirebbero 2mila ettari, perché si deve moltiplicare per sette circa, a nord di più a sud meno ma il rapporto è questo”.