È emergenza incendi in Calabria e Sicilia. Interviene anche l’Esercito. A Grotteria un anziano è morto mentre tentava di salvare i suoi animali. Un’altra vittima a Cardeto

È emergenza incendi al Sud. In corso centinaia di interventi tra Sicilia e Calabria. Due anziani sono morti in provincia di Reggio.

È emergenza incendi in Calabria e Sicilia. Interviene anche l’Esercito. A Grotteria un anziano è morto mentre tentava di salvare i suoi animali. Un’altra vittima a Cardeto

È emergenza incendi al Sud. I Vigili del fuoco sono impegnati in Sicilia e Calabria, dove permangono le maggiori criticità: oltre 400 gli interventi compiuti nelle ultime 24 ore, anche con l’impiego di tutti i mezzi aerei disponibili. La Prefettura di Reggio Calabria ha richiesto l’intervento dell’Esercito per domare le fiamme. In Sicilia roghi nelle Madonie e a Monreale. E in Calabria – dove gli interventi in corso oggi sono oltre 150, anche sull’Aspromonte – ci sono due vittime: un uomo di 76 anni, trovato morto in un casolare a Grotteria, dove stava tentando di salvare i suoi animali dalle fiamme, e un 79enne a Cardeto, sempre in provincia di Reggio.

Quest’ultimo era stato dato per disperso ma il suo cadavere è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio. L’uomo è deceduto per le ustioni. Ci sono anche dei feriti: a Vinco, zona pedemontana di Reggio Calabria, 4 persone sono rimaste ustionate, tre di loro sono finite al pronto soccorso e una quarta è meno grave. Nei giorni scorsi avevano perso la vita anche un uomo e una donna a San Lorenzo, sempre nel Reggino, mentre tentavano di salvare dalle fiamme il proprio uliveto.

“Un’altra vittima degli incendi”, scrive su Facebook il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. “Stiamo perdendo la nostra storia – continua -, sta andando in cenere la nostra identità, sta bruciando la nostra anima autentica nel silenzio generale! Ancora fiamme, ancora pericolo, ancora danni incalcolabili, la nostra montagna e le nostre colline continuano a bruciare”.

Attualmente gli incendi attivi in Calabria sono nei comuni di San Luca, Grotteria, Mammola, San Giovanni di Gerace, Martone, Cardeto, Caulonia e Gioiosa Jonica. “Chilometri e chilometri di verde – aggiunge Falcomatà – continuano a bruciare, sono minacciati anche i faggi secolari del Parco Nazionale dell’Aspromonte, patrimonio Unesco. Si teme anche per il Santuario di Polsi. Ieri abbiamo chiuso al traffico la Sp1 nel tratto dello Zomaro. Chiediamo a tutti i residenti di fare massima attenzione, di allontanarsi se possibile dalle zone colpite e di evitare di percorrere le strade interne adiacenti alle zone incendiate”.

Pd: “La Calabria brucia, ma il centrodestra è concentrato su operazioni clientelari e di facciata”

“La Calabria brucia, i calabresi perdono un patrimonio ambientale e paesaggistico inestimabile, ma il centrodestra di Spirlì e Occhiuto è concentrato esclusivamente su operazioni clientelari e di facciata” afferma il commissario regionale del Partito Democratico della Calabria, Stefano Graziano. “Nessun piano di prevenzione – aggiunge l’esponente dem -, nessun piano di intervento e nessun piano di emergenza. Zero”.

“Governano la Regione Calabria da due anni e sembrano turisti fai da te – ha detto ancora Graziano -, mentre il fumo avvolge i sacrifici di tanti calabresi e le tante bellezze ambientali. Insieme alla nostra candidata Amalia Bruni insistiamo da giorni sull’esigenza di richiedere lo stato di emergenza. Servono mezzi, uomini e risorse per far fronte ad una condizione ormai drammatica. Nemmeno i tre morti delle ultime settimane nell’area grecanica reggina sono bastati a smuovere le coscienze di chi oggi, sulla carta, governa la Regione Calabria. La Protezione civile, le forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, gli operai di Calabria Verde, amministratori locali e volontari stanno rischiando la propria vita a tutela di tutti, il Governo ascolti la richiesta di aiuto immediata che arriva dalle terre calabresi”.

Mezzi aerei: oggi 32 le richieste di intervento

Ancora una giornata di forte impegno per gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile. Secondo i dati disponibili alle 18.30, sono 32 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro operativo aereo unificato, di cui 10 dalla Calabria, 9 dalla Sicilia, 4 dalla Sardegna, 4 dalla Basilicata, 2 ciascuna dalla Campania e dal Lazio, una dalla Puglia. Il lavoro della flotta antincendio ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 4 roghi. Al momento sono 3 i roghi ai quali non è stato possibile assegnare mezzi aerei e su cui le operazioni procedono solo via terra. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza.