Erasmus di morte in Spagna. L’Italia piange sette studentesse. In tutto 13 le vittime innocenti. Indagato l’autista del pullman

Giovanissime, tutte tra i 22 e i 25 anni, le sette studentesse italiane partite per l’Erasmus in Spagna finito fatalmente in una mattina di ritorno da una serata di festa. Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino ed Elisa Scarascia Mugnozza, erano tutte a bordo del bus che le stava riportando a Barcellona dopo una bella serata d’allegria a Valencia per assistere alla Notte dei Fuochi della Fiesta de Las Fallas. Una festa finita in tragedia a causa di un incidente le cui cause sono tutte da chiarire. Per ora è indagato l’autista del pullman che si sarebbe addormentato.

GIOVANI INNOCENTI
Tre delle studentesse erano toscane. Valentina Gallo studiava Economia a Firenze ed era arrivata in Spagna per uno stage di sei mesi; sempre a Firenze studiava Economia Elena Maestrini, morta dopo il ricovero all’ospedale di Tarragona. Sempre dalla Toscana era arrivata in terra iberica Lucrezia Borghi. Piemontese Serena Saracino iscritta all’Università di Torino e deceduta per le gravissime ferite riportate nell’incidente stradale. Dalla Liguria proveniva Francesca Bonello ed era iscritta al quarto anno della Facoltà di Medicina. Friulana, invece, era Elisa Valent. E, infine, da Roma arrivava Elisa Scarascia Mugnozza, studentessa di Medicina. Oltre alle sette ragazze italiane hanno perso la vita due studentesse tedesche, una romena, una uzbeka, una francese e una austriaca. Condizioni critiche, ma sembrerebbe non in pericolo di vita, per altri 34 feriti. Tra questi ci sono altri quattro studenti italiani. L’ambasciatore italiano in Spagna, Stefano Sannino, ha precisato: “Sono in condizioni stabili e nessuno è in stato critico. I quattro giovani italiani, tre ragazze e un ragazzo, sono ricoverati negli ospedali di Tortosa, Reus, Tarragona e Barcellona”.

IL CORDOGLIO
Minuto di raccoglimento in numerose università italiane. Cinque minuti di silenzio sono stati osservati ieri dalle autorità della Catalogna, con il governatore Carles Puigdemont, in testa, insieme ai colleghi di università delle studentesse Erasmus morte nell’incidente. Presente anche la sindaca di Barcellona, Ada Colau. Le autorità hanno firmato il libro in omaggio alle vittime che si trova all’ingresso della sede del’università di Barcellona, dove è stato allestito un apposito spazio per il lutto. Un libro circondato da 13 rami di rose bianche. Solidarietà alle famiglie da parte del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini: “Dobbiamo andare oltre questo agguato del destino e ribadire che l’esperienza dell’Erasmus è comunque straordinaria”. Destino o negligenza lo chiariranno le indagini.