La Sveglia

“Escono dalle fottute pareti”, come in Aliens. Solo che qui gli alieni governano

“Escono dalle fottute pareti”, come in Aliens. Solo che qui gli alieni governano

Due episodi per capire da che parte tiri il vento. Il nuovo “coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo” è l’ex prefetto di Roma Francesco Pecoraro. Per capirsi, Pecoraro fu il prefetto che concesse funerali pubblici al boia Priebke, responsabile degli orrori della Fosse Ardeatine. Fu quello che nel 2009 da commissario all’emergenza nomadi, Pecoraro propose un “censimento” nominale dei residenti nei campi rom «per capire chi può restare e chi no”, incassando la giusta reprimenda di Anna Foa che che gli fece notare come “il progetto di schedatura dei rom, poi abortito, ricordava tanto la schedaura degli ebrei”.

Nel 2012 quando l’allora presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, chiese di aumentare la sicurezza dopo un attacco antisemita a danni dei tifosi del Tottenham. Pecoraro rispose picche: “Roma non è Tel Aviv, la comunità ebraica romana non corre particolari rischi”.

David Bidussa, storico e saggista spiega: “La nomina di Giuseppe Pecoraro a coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo dimostra che il tema non è esattamente nell’agenda di questo governo.Possibile che la destra non disponga di un intellettuale in grado di svolgere quel compito, preferendogli un tecnico passacarte?” Un piccolo particolare: Pecoraro era candidato con Fratelli d’Italia ma non ce l’ha fatta. è stato ricompensato così.

Secondo episodio. L’assessora meloniana all’Istruzione e alle pari opportunità in Veneto, Elena Donazzan, mette a segno un’incredibile doppietta con le sue lettere inviate nelle scuole della regione governata da Zaia. In una circolare del 26 gennaio ricorda la battaglia di Nikolajewka, avvenuta nell’inverno 1943 durante l’invasione della Russia da parte degli eserciti italiano e tedesco.

“Purtroppo già nel mese di dicembre i Russi dilagano accerchiando le divisioni posizionate più ad est”. “Purtroppo”, scrive Donazzan, dimenticando che l’invasione della Russia avrebbe dovuto essere una vittoria del nazismo. A proposito: il nazismo, guarda caso, non viene mai citato.
Il giorno successivo ha inviato un’altra lettere in occasione della Giornata della memoria invitando “a ricordare questa data simbolo della persecuzione e dell’odio nei confronti degli ebrei”.

Nessun riferimento ai nazisti, ai campi di sterminio, al regime fascista. Niente di niente. In compenso riesce a invertire la realtà anche sulla Striscia di Gaza. Non sono scivoloni. Sono perone, con le loro idee, che stanno in posti apicali della politica. «Escono dalle fottute pareti», come in Aliens. Sono che qui gli alieni governano.